Verstappen ha corso un serio rischio prima del via della gara di Formula 1 in Spagna: ecco cosa è successo.
Max Verstappen ha Barcellona ha calato il poker. Quarto gran premio vinto sui sei disputati finora, il terzo consecutivo dopo Imola e Miami. Si è anche portato in testa alla classifica generale della F1.
Il campione in carica sta attraversando un periodo particolarmente brillante. Merito suo e anche di una Red Bull che ha presto reagito all’elevata competitività mostrata dalla Ferrari nelle prime tre gare. Gli aggiornamenti portati sulla monoposto hanno funzionato.
Senza i ritiri in Bahrain e in Australia, il pilota olandese avrebbe un vantaggio maggiore dei 4 punti che ha oggi su Charles Leclerc. A Sakhir e a Melbourne era stata l’affidabilità a fregarlo, facendogli perdere dei punti pesanti.
Nei minuti precedenti allo schieramento in griglia a Barcellona abbiamo visto che i piloti motorizzati Honda sono rimasti al box quasi fino all’ultimo. Verstappen ha lasciato il box quando mancavano pochi secondi alla chiusura della pit lane. Qualcosa di insolito.
Il Corriere della Sera spiega che Max ha rischiato di partire proprio dalla pit lane a causa della temperatura troppo bassa del carburante della sua macchina. A Miami ciò era successo alle Aston Martin di Sebastian Vettel e Lance Stroll.
Per riportare la temperatura nel valore richiesto dal regolamento è stato necessario ritardare i tempi di schieramento in griglia. L’articolo 6.4.2 spiega che la temperatura del carburante non può essere inferiore di oltre dieci gradi rispetto a quella dell’ambiente un’ora prima dell’inizio delle prove libere, delle qualifiche e due ore prima del via della gara.
Per i primi gran premi era stato concordato di usare come temperatura minima 18°. La FIA ha concesso tale compromesso per venire incontro alle scuderie, che devono adattarsi all’utilizzo di alcune componenti standardizzate nel sistema di alimentazione. Nei test pre-campionato ci sono stati dei problemi e pertanto la Federazione ha scelto di assecondare la richiesta dei team.
Prima del Gran Premio di Spagna quell’accordo è stato oggetto di ridiscussione, però non c’è stata unanimità nel mantenere 18° come valore e pertanto è tornata in valore la norma originaria stabilita dalla FIA. A Barcellona due ore prima della gara c’erano 35°, dunque la benzina poteva essere raffreddata al massimo fino a 25°.
La Red Bull si è ritrovava con carburante troppo freddo e ha sfruttato i dieci minuti extra concessi dalla Federazione per riscaldarlo. Ovviamente c’erano dei tecnici della FIA a monitorare la regolarità del tutto, non c’è stata alcuna violazione delle norme in vigore. A Verstappen e Perez, ma anche ai piloti AlphaTauri, è andata bene.
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