Alla vigilia del week-end al Mugello Livio Suppo parla dell’uscita di Suzuki dal campionato del mondo e il rapporto con i vertici.
Livio Suppo ha fatto il suo ritorno lo scorso febbraio, ma a distanza di tre mesi si ritrova nuovamente con un piede fuori dal paddock. La decisione della Suzuki di lasciare il campionato del mondo di MotoGP ha spiazzato il team manager, legato alla Casa di Hamamatsu da un accordo pluriennale. La notizia clamorosa ha iniziato a serpeggiare nella giornata di test a Jerez, ma in realtà il tecnico piemontese aveva saputo qualche giorno prima.
A nulla sono serviti gli sforzi per far cambiare idea al project leader Shinichi Sahara, a sua volta soggetto a decisioni prese dall’alto. Nei giorni scorsi c’è stato l’incontro tra i vertici aziendali del marchio nipponico e la Dorna, per stabilire la sanzione da pagare per poter lasciare il Mondiale con quattro anni di anticipo sul contratto. Livio Suppo non sa nulla di quanto detto al tavolo delle trattative. “Quello che mi sento di dire è che si tratta di una decisione assolutamente irrevocabile“.
Le cause di questa incredibile svolta sono le stesse che conoscono tutti, nulla di più è stato detto a Livio Suppo. “Non ho mai incontrato i vertici Suzuki“, racconta a ‘La Gazzetta dello Sport’. “Mi ero presentato via mail, ho cercato di far capire quanto fosse importante avere un team satellite, ma a breve non avremo neppure la squadra ufficiale“. Nessuno avrebbe mai immaginato un simile scenario, soprattutto alla luce dei risultati ottenuti, con Joan Mir campione del mondo 2020. “Di solito una decisione così arriva se i risultati vengono meno. Ma la nostra situazione è molto diversa“.
Nei giorni scorsi il team manager ha provato anche a sondare il terreno per tenere unito il gruppo e proporsi come squadra satellite per un altro costruttore. Ma a quanto pare la Dorna non avrebbe intenzione di occupare quelle due posizioni con una squadra privata, preferendo attendere la proposta di una Casa in un futuro prossimo. “Mi piacerebbe farlo, ma si scontra con la volontà della Dorna di non avere due moto satelliti in più“.
Chiusa la parentesi aziendale, il team Suzuki ora vuole concentrarsi sul week-end di gara del Mugello, sarà il primo senza Valentino Rossi, comunque presente per il ritiro del suo numero 46 con una cerimonia in programma sabato. Nonostante tutto si attende il pubblico delle grandi occasioni all’autodromo toscano, guai se non fosse così… “Per fortuna il fenomeno Valentino si è spento poco per volta. Tra un Mugello 2021, in cui era fuori dalla zona punti, a uno senza di lui, meglio la seconda opzione. E lo dico io che l’ho visto quando era imbattibile e per me era un incubo“.
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