Cresce l’attesa per l’edizione numero 106 della 500 Miglia di Indianapolis in programma domenica sera con un montepremi in forte crescita
La 500 Miglia di Indianapolis è indiscutibilmente uno degli eventi più importanti dell’anno, e non solo per gli appassionati di automobilismo americano.
L’appuntamento è in calendario per domenica prossima, la griglia di partenza è già disegnata con Scott Dixon che ha conquistato domenica la sua quinta pole position in carriera nella Indy 500.
Ma quest’anno tra le tante novità che stanno rilanciando la classica americana dopo gli anni difficili della pandemia, c’è anche un significativo incremento che riguarda i premi che andranno a chi vince la competizione. Dopo un periodo di ristrettezze, che aveva portato la Indycar Series e gli organizzatori della 500 Miglia, che ha un budget diverso rispetto a quello di tutte le altre gare del campionato, sono entrati nuovi sponsor.
Più soldi per tutti, redistribuiti fin dalla griglia di partenza che rappresenta un gettone importante indipendentemente da quello che sarà il risultato finale sotto la bandiera a scacchi. Nel 1911, primo anno della 500 Miglia, il vincitore Ray Harroun guadagnò poco più di 14mila dollari. Che per quell’epoca erano un sacco di soldi. Ma il check per il vincitore negli anni ’60 è andato abbondantemente oltre i 100mila dollari. Dagli anni ‘80 in poi si è andati oltre il mezzo milione ed Emerson Fittipaldi fu il primo a intascare più di un milione di dollari: era il 1989.
Quest’anno gli assegni saranno considerevolmente aumentati. Scott Dixon ha già incassato 100mila dollari solo per la pole position. Il resto arriverà non solo dalla prestazione finale. Ma da tutta una serie di bonus che riguardano il numero di giri completati, quello dei sorpassi, il numero di giri in testa alla corsa.
Il premio va alla scuderia che lo redistribuisce tra tutto il personale ma il pilota ha una percentuale concordata, uguale per tutti. Proprio in considerazione di questo non tutti i vincitori hanno conquistato la stessa cifra: Helio Castroneves, solo nel 2009, ha incassato tre milioni di dollari, il check più alto di sempre Nel 2018 Will Power vinse mezzo milione in meno. Takuma Sato, due vittorie, ha vinto l’edizione più povera in assoluto, quella della pandemia: 1.3 milioni di dollari (2020), la metà di quello che aveva vinto nel 2017.
L’edizione del 2022 promette di essere una delle più ricche di sempre, forse addirittura in grado di battere il montepremi record di 14.4 milioni di dollari del 2008, proprio quando vinse l’attuale poleman, Scott Dixon. L’accordo stabilisce che, indipendentemente dai bonus, il pilota vincitore della Indy 500 porti a casa il 20% del montepremi complessivo.
Una Vespa molto speciale, nata da una collaborazione fuori di testa. I due giganti Piaggio e FIAT…
La Smart è una microcar conosciutissima, ma anche la Fiat ha avuto la 'sua' Smart.…
Ormai la tecnologia ha reso possibili cose che pochi anni fa potevamo solo sognarci. Questo veicolo…
Ogni anno vengono prodotte automobili nuove da far valutare ai tanti clienti che vantail mercato…
Tutti quanti, chi più e chi meno, conosciamo il marchio Dacia. Non è l'unico, però,…
Il tuo agente assicurativo ha un guadagno a dir poco interessante! Ogni volta che qualcuno…