Un esemplare unico di Ferrari esposto a New York: la personalizzazione ha una chiara fonte di ispirazione, il colore è insolito
Qualsiasi Ferrari è unica, qualcuna però lo è più di altre. Parliamo delle one-off che vengono realizzate da Tailor Made, il programma di personalizzazione della casa automobilistica di Maranello.
Una delle ultime è la Ferrari Roma Tailor Made che ha visto collaborare anche Evan Orensten e Josh Rubin, co-fondatori del magazine di design Cool Hunting.
Il bolide del Cavallino Rampante ha una chiara fonte di ispirazione: il Giappone ed in particolare la tradizione artigianale nipponica. La Ferrari Roma Tailor Made sarà esposta alla New York Design Week e farà sicuramente parlare di sé. La realizzazione di questo esemplare unico non ha riguardato gli aspetti meccanici. A spingere la Roma è rimasto il V8 da 3.9 litri biturbo, capace di sprigionare una potenza di 620 cavalli e 760 Nm di coppia da 3.000 giri.
Altre le particolarità con cui è stato realizzato questo modello unico, partendo dal colore della carrozzeria. Si tratta di un indigo Metal, un blu brillante realizzato proprio per questo modello che deriva dall’indigob, tradizionale tintura giapponese. Una tonalità che ritroviamo anche negli interni, declinata però in maniera diversa. Ecco allora l’utilizzo del Sakiori, tessuto sfruttato per sedili e tappeti e realizzati con kimono riciclati. Particolare anche il cielo per il quale sono state scelte delle pelli indaco, realizzata a Kyoto e quindi lavorate in Italia dove sono state tagliate a strisce e quindi intrecciate a mano.
Le personalizzazioni di questa Ferrari Roma Tailor Made non finiscono però qui. Da osservare anche le maniglie interne con il loro rivestimento di pelle nera, anche questa intrecciata a mano. Un chiaro omaggio ad una antica arte giapponese, lo tsukami, con la quale si intrecciavano le impugnature delle katana.
All’interno della Ferrari personalizzazioni anche per il cancelletto del cambio e le levette, color rame: in questo caso la fonte di ispirazione sono stati i contenitori per il tè (di rame appunto) di un’azienda giapponese, la Kaikado. Infine, lo stemma presente sul bracciolo centrale e sul battitacco: un Kamon, sigillo che rappresenta una ruota di carro trainato da buoi.
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