Sono subito motivo di interesse le prime prove libere della 500 Miglia di Indianapolis che hanno visto in pista tutte e 33 le auto in gara
Grande affollamento e qualche giro per tutti nella prima giornata di prove libere della 500 Miglia di Indianapolis.
La prima occasione per verificare la pista e le condizioni delle auto: una lunga giornata divisa in due sessioni, una al mattino e una al pomeriggio di due ore ciascuna.
Indianapolis 500, Sato il più veloce
Tempi considerevolmente più performanti nel corso del pomeriggio, con medie quasi al livello dei crono di gara. In mattinata meglio Scott Dixon con la Ganassi Honda. Ma nel pomeriggio splendida prestazione dell’ex Formula 1 Takuma Sato che rivoluziona l’assetto aerodinamico della sua Dale Coyne Racing motorizzata Honda per chiudere con il miglior tempo assoluto.
Il format delle prove libere
Le prove libere sono uno dei cardini della sessione di qualifiche che inizierà venerdì con il Fast Friday e culminerà sabato con le tre sessioni che decreteranno le varie griglie di partenza con Qualifiche, Last Chance, Top 12 e Fast Six in programma tra sabato e domenica.
Tutti i team hanno lavorato molto intensamente, soprattutto nel corso delle due ore pomeridiane che hanno visto un gran traffico e un notevolissimo numero di giri. Alcuni, come la Dale Coyne di Sato, hanno letteralmente stravolto quello che era l’assetto aerodinamico dell’auto migliorandosi considerevolmente. Il giapponese, che a Indianapolis ha vinto due volte, nel 2017 e nel 2020, in mattinata era uscito per quattro giri: non molto brillanti. Ma nel pomeriggio ne ha inanellati 64 trovando proprio alla penultima tornata il suo miglior tempo assoluto: 39.3119, quasi tre decimi meglio di quello che aveva registrato in mattinata Scott Dixon con la Chip Ganassi. Una media che ha sfiorato le 229 miglia all’ora.
I tempi della prima giornata
Scaltrissimo l’atteggiamento di Sato che oltre all’assetto della macchina ha saputo sfruttare il traino delle auto che aveva davanti migliorandosi considerevolmente nelle curve. Una condizione comunque eccellente quella della Dale Coyne considerando il buon settimo tempo del compagno di scuderia di Sato, il debuttante David Malukas.
Alle spalle di Sato tre Chip Ganassi: oltre a Dixon anche Jimmy Johnson, Scott Ericsson e Rinus VeeKay con Alex Palou, il grande sconfitto di domenica scorsa nel primo evento di Indianapolis sesto davanti a Malukas e Newgarden. Decimo tempo per Marco Andretti, nipote di Mario e figlio di Marco con la prima delle cinque auto del team di famiglia. A proposito di Andretti Autosport, non benissimo Romain Grosjean, alla sua prima 500 Miglia, solo 31esimo con 83 giri all’attivo. Non molto meglio Colton Herta, cinque posizioni più in alto ma un secondo più lento di Sato.
Castroneves, vincitore della scorsa edizione ha invece giocato a nascondino lavorando poco sulla velocità e molto sulla consistenza del passo della sua Meyer Shank: con 33 giri in mattinata e 98 nel pomeriggio è stato uno dei piloti che ha girato in assoluto di più.