Roberto Baggio conduce una vita serena nella sua tenuta nei pressi di Vicenza e quando si sposta lo fa sempre al volante di un’Auto iconica.
Una vita trascorsa sui rettangoli verdi di gioco a disegnare calcio, il Pallone d’Oro nel 1993, oltre 200 gol in carriera e tanti, troppi, infortuni. Questa in pochi punti la carriera di uno dei più grandi calciatori italiani di sempre, Roberto Baggio. Nonostante quel rigore sbagliato ai Mondiali del ’94, è rimasto nel cuore dei tifosi italiani per via del suo essere campione dentro e fuori dal campo, con un’umiltà quasi unica per un giocatore della sua fama.
Una virtù, questa, che ha sempre mantenuto dentro di sé prima e dopo il ritiro dal calcio giocato. E una foto scattata dalla figlia Valentina e condivisa sui social due anni fa lo dimostra ampiamente: a lavorare nei campi della sua tenuta sulle colline di Vicenza sempre al volante di una vecchia Fiat Panda 4×4.
Avrebbe potuto scegliere qualsiasi mezzo di lavoro, ma lui no, ha preferito la versatilità e la robustezza di un grande classico italiano, scatenando le reazioni, positive, di tutti i suoi fan che anche se non lo vedono tutti i giorni alla tv lo ricordano sempre con grande affetto.
Ed è anche questo forse uno dei motivi per cui Alessandro Cattelan gli ha dedicato il primo episodio della sua serie Netflix “Alessandro Cattelan: Una Semplice Domanda”.
In quest’occasione, Cattelan è stato accolto dal fuoriclasse vicentino a bordo della Panda, per un viaggio tra ricordi e aneddoti di vario tipo che raccontano la vita di Baggio. In particolare, lo stesso protagonista della serie ha così commentato la sua esperienza sulla Fiat, paragonandola a due celebri veicoli del grande schermo: “Mi ha portato in giro per la sua tenuta in mezzo ai boschi – afferma –. È stato come salire sulla Batmobile, su un mezzo di trasporto di un supereroe, o sulla DeLorean di Ritorno al Futuro“. Per il conduttore, in definitiva, la Panda 4×4 dell’ex giocatore “è un’istituzione, un simbolo“.
Simbolo, verrebbe da dire, della personalità di Baggio, genuina e semplice. Un po’ come la stessa Panda che da anni domina il mercato proprio in virtù delle sue caratteristiche di utilitaria versatile, pratica ed economica, nonostante abbia subito diverse modifiche rispetto al modello acquistato dal Divin Codino. Insomma, un’icona del calcio nostrano e un’icona dell’automobilismo, letteralmente, inseparabili.
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