Pol Espargarò e Honda sono in bilico per il futuro, ma per il pilota catalano ci sono altre alternative sul tavolo.
Non sono settimane facile per Pol Espargarò, alle prese con una Honda RCV che ancora non offre quel feeling ideale per poter ambire alle posizioni di vertice. Lo dimostrano anche i risultati poco rassicuranti di Marc Marquez che con questa moto ha vinto ben sei titoli in classe regina. Gli ingegneri HRC hanno saputo guadagnare qualcosa in termini di aderenza al posteriore, ma perdendo qualcosa sull’avantreno. Neppure gli aggiornamenti provati a Jerez hanno consentito di fare dei passi avanti.
Ma sono giorni frenetici anche per quanto riguarda il mercato dei piloti e il rinnovo dei contratti. In molti danno per scontato l’addio di Pol Espargarò dalla Honda, soprattutto dopo che Alberto Puig ha ammesso di aver avviato dei dialoghi con Joan Mir e Alex Rins, ma Homer Bosch, manager del pilota di Granollers, ribadisce che al momento nulla è stato comunicato dai vertici HRC circa il destino del suo assistito.
In un’intervista ad ‘AS’ il manager di Pol Espargarò, nel giorno delle qualifiche a Le Mans, chiarisce la situazione e smentisce alcune voci infondate di mercato. “La vicenda della Suzuki non era prevista da nessuno. Ribalta di nuovo l’intero mercato piloti. Noi abbiamo un ottimo rapporto con la Honda. Nulla ci è stato comunicato e l’intenzione di entrambe le parti è che Pol continui con questo marchio“, ha sottolineato Bosch.
Al momento però non c’è una vera trattativa in corso con i dirigenti della squadra, ma ricorda quanto fatto da Pol Espargarò: “Al momento è l’unico pilota della Honda che è salito sul podio in questo campionato ed è uno dei più veloci in molte sessioni di prove. Quindi sono interessati a mantenerlo“. Ma con due piloti “sguinzagliati” come Joan Mir e Alex Rins tutto potrebbe cambiare da un giorno all’altro.
In questa fase vige grande attesa, fino a quando il primo costruttore non piazzerà il primo colpo di mercato. Poi accadrà tutto per effetto domino. Ovviamente i colloqui tra Alberto Puig e i due piloti spagnoli della Suzuki devono far risuonare qualche campanello d’allarme. “Molte cose possono succedere“. Quindi bisogna anche guardarsi intorno e pensare alle alternative possibili. Tra queste il ritorno in KTM o il passaggio nel team satellite di Lucio Cecchinello, nel caso Alex Marquez dovesse andare via.
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