La stagione Indycar arriva a Indianapolis per uno degli eventi clou della stagione, in attesa della 500 Miglia Colton Herta conquista la vittoria di un grand prix incertissimo
Pista bagnata, poi quasi asciutta, poi di nuovo definitivamente bagnata. E in una situazione di asfalto estremamente incerto Colton Herta ottiene la sua prima vittoria stagionale con la Andretti.
Una stagione avara di soddisfazioni fino a questo momento per il giovane asso della Andretti Autosport che ha azzeccato tutte le mosse giuste, anche da un punto di vista strategico, per tenersi alle spalle Simon Pagenaud e Will Power.
Gara stranissima, davvero unica nel suo genere. Si parte sul bagnato con i piloti estremamente cauti e incerti nel tentativo di capire le potenziali zone di sorpasso. Poi, a poco a poco, la pista comincia ad asciugarsi e le pozzanghere lasciano spazio ad ampi tratti di asciutto che costringono quasi tutti i team a rivedere i propri piani in fatto di gomme e di rifornimenti. Non appena le condizioni del circuito lo hanno consentito la garasi accende con non pochi colpi di scena: Newgarden finisce fuori pista scatenando un testa a testa serratissimo nelle prime posizioni tra Palou, Power e Pato O’Ward.
Con grande pazienza ed estrema costanza, Colton Herta, 14esimo in griglia al momento della partenza, comincia a rimontare. E una posizione dietro l’altra si ritrova anche lui immediatamente alle spalle del treno di testa in un finale reso di nuovo imprevedibile da diversi contatti, dal testa coda di Kyle Kirkwood e soprattutto da quello di Alex Palou. Una raffica di ripartenze che vede quasi tutti i protagonisti finire uno dopo l’altro o contro le barriere o nell’erba in testa coda.
Gli ultimi minuti, con un cielo sempre più minaccioso, convince tutte le squadre a tornare ai box e indossare le gomme da pioggia. Si fermano quasi tutti. Herta, probabilmente, sceglie semplicemente il momento migliore. Perché al momento dell’ennesima ripartenza è lui a scattare davanti a tutti facendosi scudo di Dixon, doppiato. Nel frattempo comincia a piovere sul serio. O’Ward, reduce dalla vittoria in Alabama, uno dei pochissimi che aveva deciso di restare in pista con le gomme slick, paga il rischio con l’ennesimo testa coda di una gara folle e sprofonda nelle retrovie. A sette minuti dalla fine Herta è davanti inseguito da Pagenaud e Power con O’Ward costretto a rientrare.
L’ordine d’arrivo non cambia, grazie anche all’ennesima cautela, provocata da un botto contro le barriere di Juan Pablo Montoya che di fatto chiude la corsa. Per Herta, davanti per 50 dei 75 giri previsti è la settima vittoria della sua carriera con Pagenaud alle sue spalle che ottiene il miglior risultato per il team Meyer Shank Racing e Power che chiude per la quinta volta consecutiva tra i primi quattro salendo al comando del campionato. Secondo, scavalcato in graduatoria Palou, solo 18essimo all’arrivo con Colton Herta che rimonta fino alla sesta posizione.
Inizia ora il lungo avvicinamento alla 500 Miglia di Indianapolis, in programma il 29 maggio.
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