Dorna dovrà decidere in tempi brevi chi sarà il sostituto di Suzuki nella stagione 2023. Ma un’ipotesi avanza sulle altre.
Il caso Suzuki semina un certo scompiglio del paddock della classe regina. Nessuno si aspettava una decisione così improvvisa, dopo che nel 2021 i vertici del team Suzuki Ecstar hanno firmato il rinnovo fino al 2026 per la permanenza nel Mondiale. La notizia è stata diffusa meno di due settimane fa durante la giornata di Jerez e da allora la Dorna si è subito mobilitata per tamponare la ferita.
La prossima settimana il CEO della Dorna, Carmelo Ezpeleta, incontrerà il Cda di Hamamatsu per capire meglio i motivi di una tale decisione e soprattutto stabilire le sanzioni per la rescissione anticipata di contratto. Il marchio giapponese dovrà pagare una multa molto salata per uscire dal campionato a fine stagione, ma in molti si sono proposti per prendere il suo posto e gli organizzatori dovranno prendere provvedimenti sicuri in tempi brevi.
Per la prima volta Ezpeleta ha parlato sui canali ufficiali MotoGP della vicenda che sta tenendo banco nel paddock e coinvolge un po’ tutti i team. Perché la messa a disposizione di Joan Mir e Alex Rins sul mercato cambia i programmi di tutti i costruttori che vorrebbero accaparrarsi uno dei due spagnoli a cifre convenevoli, approfittando della situazione. Ma chi prendere le due posizioni lasciate libere da Suzuki nel 2023? “Dobbiamo sapere cosa è successo di preciso, perché abbiamo un accordo con Suzuki e il resto delle fabbriche che è stato firmato lo scorso anno“.
Dorna non può essere certo soddisfatta di questa uscita, ma ribadisce che la MotoGP è in buona salute: “Abbiamo avuto un incontro con il rappresentante della dirigenza Suzuki. È importante dire che il campionato è in ottima salute“, ha aggiunto il manager spagnolo. Ma per sapere chi prenderà il posto del marchio nipponico dovremo attendere ancora qualche settimana. “Quando la notizia è diventata pubblica abbiamo ricevuto molte offerte da case e singoli team“, ha concluso Ezpeleta. “Per noi va bene anche avere un campionato con cinque costruttori e sei squadre private. I numeri sono buoni, abbiamo 22 piloti. A seconda della proposta, decideremo se sostituiremo la Suzuki o continuare così“.
Intanto Joan Mir e Alex Rins si sono proposti a tutti i costruttori della classe regina. Alberto Puig, team manager HRC, ha ammesso di aver avviato dialoghi con entrambi, ma inizia un lungo tira e molla sulle cifre dell’ingaggio. Il maiorchino è favorito per affiancare Marc Marquez, ma il suo manager Paco Sanchez sta parlando anche con Aprilia e Yamaha.
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