Bagnaia esalta un ex campione MotoGP: “Vederlo guidare era affascinante”

Pecco Bagnaia esalta un campione MotoGP del passato, il cui stile di guida in fase di frenata era a dir poco ammirevole.

Pecco Bagnaia approda al GP di Le Mans dopo la vittoria di Jerez. Il vicecampione del mondo della Ducati ha parlato del suo rapporto con la Brembo, in vista di un week-end che metterà a dura prova i sistemi frenanti per via delle temperature. Del resto la frenata si rivela una fase importante per la MotoGP moderna, un momento da sfruttare anche per poter superare gli avversari.

Pecco Bagnaia
Pecco Bagnaia (foto Ansa)

In occasione di un incontro con Andrea Bergami e Mattia Tombolan, tecnici della Brembo, Pecco Bagnaia evidenzia i punti più impegnativi della pista Bugatti. “Ci sono due-tre staccate difficili, ma il vero problema spesso è dovuto al freddo“, riporta ‘La Gazzetta dello Sport’. Ed entra più nel dettaglio spiegando quanto sia complessa la guida di un prototipo. “Le fasi sono tre, quella di frenata da dritto, l’entrata in curva e il rilascio dei freni“. La fase da dritto è divenuta una specialità per il pilota torinese. “E’ la fase che mi agevola di più, anche se non è facile perché serve tanta energia“.

Bagnaia e lo stile di Stoner

Pecco Bagnaia
Pecco Bagnaia (Ansa Foto)

Pecco Bagnaia è uno di quei piloti che fanno un grande uso del freno posteriore, al contrario di quando correva nella middle class. “Nelle curve a sinistra uso il pedale, in quelle a destra il freno a pollice“. Tra i piloti del passato Casey Stoner era sicuramente un atleta che della frenata ne faceva un’arte, spesso sostituendo il controllo di trazione.

Il piemontese ammette: “Ho chiesto informazioni a Gabarrini (il suo capotecnico, ndr), Casey era bravo a capire la potenza e il livello di aderenza dell’asfalto, riusciva ad adattarsi alle diverse condizioni proprio grazie al freno“. Anche se bisogna sottolineare che le caratteristiche di quella moto sono ormai ben diverse dai prototipi di oggi.

Attualmente Pecco Bagnaia si dice molto interessato ai dati della telemetria di Jack Miller. L’alfiere australiano, destinato a lasciare il team factory a fine anno, rivela informazioni utili per la frenata e c’è sicuramente qualcosa da imparare. Specialmente per il modo in cui fa girare la Ducati Desmosedici GP in ingresso curva: “Il suo gran controllo è qualcosa che mi piacerebbe imparare”.

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