Aldo Baglio e un rapporto complicato. In un’intervista, l’attore si è lasciato andare tra aneddoti su carriera e vita privata.
Una vita trascorsa insieme ai suoi amici e colleghi Giovanni Storti e Giacomo Poretti lo hanno reso uno dei comici/attori più amati di sempre. Aldo Baglio è senz’altro uno di quei personaggi che più ha fatto divertire l’Italia.
Memorabili, ad esempio, gli sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo a Mai dire gol, programma cult della televisione italiana negli anni Novanta. Poi, i loro show a teatro, trasmessi anche al cinema, dove hanno dato vita a nuove maschere capaci di intrattenere milioni e milioni di spettatori.
Tra le scene più ricordate figura quella della Subaru Baracca, che tra l’altro è tornata due anni fa in una nuova versione realizzata in collaborazione con il marchio giapponese. E proprio delle Auto, Baglio ha parlato in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
In quest’occasione il comico siciliano ha svelato un aneddoto sul celebre film Tre uomini alla gamba, dove il trio racconta un viaggio diventato storia del cinema italiano. “Un aneddoto è che noi non avevamo la camera car quando c’era la canzone di Pavarotti eccetera, lì c’era proprio Giovanni che guidava – racconta –. E quando ha fatto la sterzata che poi si è ammutolito, quella era vera, stava proprio andando contro il guardrail. Sto cog***** (ride, ndr). Abbiamo rischiato veramente la vita“.
Poi, sul suo rapporto con le macchine: “Odio guidare, però è una cosa che bisogna fare per andare da A a B. Più volentieri uso lo scooter che mi permette di svicolare. Poi io abito a Monza e per andare a Milano devo fare sta caz** di tangenziale dove si va a passo d’uomo. È un supplizio“.
Tuttavia, poiché adesso non abita più nel capoluogo lombardo, la situazione è cambiata “drasticamente”: “Adesso sto riscoprendo che è molto bello guidare, in Sicilia le strade sono deserte, hai sempre un panorama bellissimo, metti la radio… E qui ho riscoperto il piacere di guidare“.
Poi tiene a precisare: “Ho sempre odiato guidare perché ero sempre in mezzo al traffico. Arrivavi a Milano, entri e ti arriva una multa al giorno. L’ho odiata la macchina“.
Dunque, un rapporto complicato tra Aldo e le Auto, a tal punto che per lui serve soltanto per uno scopo. “Ho una Ford che avrà vent’anni, finché funziona… Più sono graffiate e più hanno botte e più sono contento. Nel senso che non amo la macchina bella, per me l’automobile deve essere un qualcosa che ti porta da A a B“.
In definitiva, con l’iconico trio o senza, l’artista siciliano è sinonimo di risate. E proprio in solitaria sarà nelle sale cinematografiche con “Una boccata d’aria” in cui interpreta il ruolo di protagonista.
A questo proposito, Baglio ha raccontato di come prima di iniziare le riprese del film ci fosse un po’ di paura nell’ambiente, ma poi tutto è stato superato. E per spiegare meglio com’è andata si è affidato ad un paragone… automobilistico. “Siamo partiti timorosi e poi, come si dice con le automobili, siamo passati subito dalla prima alla quinta“.
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