Bastianini è tra i principali protagonisti della MotoGP 2022: in una recente intervista fa riferimento anche a Valentino Rossi e VR46.
Anche se guida per una squadra satellite e dispone di una moto 2021, Enea Bastianini non va sottovalutato nella corsa al titolo MotoGP. Finora è l’unico ad aver vinto due gare nei primi sei gran premi in calendario. Gli è mancata costanza, però ha il talento e il pacchetto tecnico per giocarsi qualcosa di importante.
Il pilota italiano ha 20 punti di ritardo rispetto al leader della classifica Fabio Quartararo. Il gap sarebbe inferiore se non fosse caduto nella gara di Portimao, dove poteva tranquillamente chiudere in top 10. A Jerez ha terminato ottavo al traguardo e certamente nel prossimo gran premio in Spagna punta a tornare tra i primi cinque.
Il Bestia si sta anche giocando il suo futuro, dato che ha un contratto in scadenza e sogna di approdare nel team ufficiale Ducati. Si sta giocando quel posto con Jorge Martin e la classifica attuale dice inequivocabilmente che il riminese se lo merita di più, però a Borgo Panigale stanno ancora facendo valutazioni e prima del Gran Premio d’Italia al Mugello probabilmente non farà alcun annuncio.
In Qatar e negli Stati Uniti il riminese ha conquistato le sue prime vittorie in assoluto in MotoGP. È il primo italiano a vincere dopo il ritiro di Valentino Rossi e non gli dispiacerebbe esserne una sorta di erede: “Ha lasciato un vuoto enorme – ha detto a Motorsport.com – ed è logico cercare qualcuno che ne prenda il posto, anche se ciò che ha fatto è unico e irripetibile. Ovviamente vorrei essere il pilota italiano di riferimento, sarebbe un grande risultato per me”.
Gli viene anche chiesto perché non sia mai entrato nella VR46 Riders Academy, la celebre accademia per giovani talenti creata da Rossi e che ha portato nel Motomondiale diversi piloti: “Quando sono arrivato nel Motomondiale – ha spiegato – l’Academy era agli inizi e non sentivo il bisogno di essere lì, dato che ero già nel campionato. La proposta di Valentino c’era, ma ho preferito andare per la mia strada. Non sono pentito, credo di aver preso la scelta giusta”.
Certamente avere alle spalle Rossi e la VR46 avrebbe potuto agevolarlo, però ha deciso di fare un percorso differente e ne è orgoglioso: “È stato più difficile per me – commenta – ma non è stato un problema”.
Bastianini non nasconde il fatto di sognare il titolo mondiale MotoGP, seppur non sia affatto semplice conquistarlo: “È possibile, ma sarà difficile perché il livello è molto elevato. È fondamentale essere costante e non commettere errori come quello di Portimao”.
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