Fa discutere, soprattutto dopo la presa di posizione di Lewis Hamilton, uno degli ultimi provvedimenti della FIA che riguarda i gioielli indossati dai piloti
Qualcuno ha sorriso. Ma dopo il provvedimento della FIA che ha richiamato tutti i piloti di Formula 1 a liberarsi di gioielli, anelli, bracciali e piercing prima di ogni gran premio, alcuni piloti hanno protestato.
Perché la decisione della FIA sembrava essere una vera e propria ritorsione nei confronti di Lewis Hamilton, famoso per lo sfoggio di bracciali, anelli e catene d’oro e di platino prima di ogni gara.
Anche ieri, all’ultima conferenza stampa dopo le prove libere, Hamilton si è presentato coperto d’oro, come mai prima. I buoni osservatori hanno notato tre orologi, otto anelli, numerosi braccialetti preziosi e una collana pesantissima. La domanda da parte dei giornalisti era inevitabile.
Giusto da parte della FIA studiare una norma contro gioielli e orpelli? “No – è stata la secca riposta di Hamilton – si tratta di una regola assurda perché nessuno di noi indossa orologi anelli e bracciali in gara. Non perché ci sia un regolamento che lo vieta ma perché è il buon senso a imporlo a qualsiasi pilota. Però ognuno di noi indossa cose che non si può o non si vuole togliere. La fede nuziale per alcuni, io ho due piercing di platino al naso che sono evidenti da anni e non sono mai stati oggetto di alcun problema. Dunque non capisco…”
Hamilton era pronto ad andare fino in fondo. Anche a non correre se necessario: “Dicono che chi non rispetta queste regole non correrà. Pazienza… abbiamo un pilota di riserva”, ha detto il fuoriclasse della Mercedes. Parole che evidentemente hanno fatto riflettere anche la FIA.
Secondo Hamilton ci sono problemi più importanti sui quali la commissione della FIA dovrebbe impegnarsi. Ma intanto l’ex campione del mondo ha sollevato un caso che ha immediatamente ottenuto un notevolissimo risalto. E una contro-conseguenza.
Di fronte al provvedimento della FIA che obbliga tutti i piloti a liberarsi di ciondoli, anelli, catene e piercing Hamilton ha ottenuto una deroga, subito estesa anche ad altri piloti. Un incontro tra commissari, funzionari della commissione medica e commissione piloti – rappresentati anche da Sebastian Vettel – ha stabilito un’esenzione fino a Montecarlo per tutti quei gioielli “che non possono essere rimossi facilmente”. In definitiva si parla di piercing.
Nel frattempo la FIA ha raccomandato a tutti i piloti di inossare “biancheria intima a norma”. Non escludendo verifiche o sanzioni…
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