Fabio Quartararo leader del Mondiale nonostante i problemi tecnici della Yamaha. E lancia un chiaro messaggio ai suoi colleghi.
In questo inizio di stagione Yamaha ha vissuto alti e bassi fino a stabilizzarsi al momento in una squadra dal doppio volto. Fabio Quartararo comanda la classifica piloti dopo la vittoria a Portimao e il podio di Jerez. Nonostante una Yamaha M1 che difetta in termini di velocità massima, il campione del mondo in carica riesce ancora a fare la differenza su alcuni layout dove la percorrenza in curva recita un ruolo primario rispetto ai cavalli del motore.
Si riconferma ancora pilota di riferimento e matador del mercato, tenendo sul filo del rasoio la trattativa con la Casa di Iwata per ottenere il massimo delle garanzie sul futuro prototipo 2023. Un tira e molla che punta a disegnare la moto secondo le sue richieste e necessità, perché in questo momento se Yamaha vuole puntare ancora al titolo mondiale non può che fare leva su Quartararo, l’unico a colmare le lacune tecniche con il suo stile di guida pulito ma deciso.
L’altra faccia della medaglia è rappresentata dalle opache, quasi deludenti, prestazioni di Franco Morbidelli e Andrea Dovizioso. “Sto andando sempre al limite, ma è vero che le altre Yamaha stanno attraversando molte difficoltà. Però alla fine non è un problema mio“, ha ammesso Fabio Quartararo come riporta l’edizione spagnola di Motorsport.com. “Ho abbastanza pensieri per andare veloce con la nostra moto. Quindi alle fine devo preoccparmi di me stesso“.
Nelle scorse settimane il fuoriclasse di Nizza ha espresso una visione differente da quella del veterano Andrea Dovizioso. Secondo il 36enne forlivese il vero problema sarebbe nella mancanza di grip al posteriore, mentre per Fabio l’unica grande pecca della moto 2022 è la mancanza di top speed. Un segnale evidente che in fondo non si rema nella stessa direzione in termini di sviluppo. Fatto sta che Quartararo accusa ancora problemi nonostante sia il leader di classifica: “Ero già sorpreso di essere in vetta al Mondiale la scorsa settimana (dopo Portimao, ndr), perché a parte Mandalika (sul podio, ndr), è stato… non direi un disastro, ma la mia posizione era settima, ottava, nona“.
Ad Austin era settimo e si è dovuto accontentare di un risultato oltre il quale era difficile andare, dove il bagnato e le difficoltà tecniche hanno giocato fortemente a sfavore della M1. Dal canto suo Andrea Dovizioso ha lasciato intendere di aver chiesto delle modifiche alla Yamaha, ma al momento nessuna risposta: se non interessano a Fabio Quartararo difficilmente verranno prese in considerazione dagli ingegneri del marchio.
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