Andrea Dovizioso demoralizzato dopo il test Irta di Jerez. L’alfiere della Yamaha non trova soluzioni per migliorare il grip al posteriore.
Il test di Jerez si è rivelato poco efficace per Andrea Dovizioso e i suoi problemi di grip al posteriore con la YZR-M1. In casa Yamaha era atteso un nuovo forcellone, ma era disponibile solo per i due piloti ufficiali Franco Morbidelli e Fabio Quartararo. Da tempo il veterano forlivese ha chiesto dei cambiamenti radicali alla sua moto, ma finora nulla è arrivato.
La giornata di test si è conclusa al 18° posto con poco più di un secondo di ritardo dal best lap firmato da Johann Zarco con la sua Ducati GP22. Già nel week-end di Portimao ‘Dovi’ aveva chiesto miglioramenti a livelli di telaio e forcellone per uscire dalla difficile situazione in cui si trova: appena 8 punti in classifica in sei gare e una via di uscita sembra lontana. Non resta che lavorare su settaggi e bilanciamento della sua M1, in attesa che da Iwata arrivi qualcosa di utile.
Il talento dell’ex pilota Ducati, tre volte vice campione del mondo, è fuori discussione. Ma per poter tornare ai suoi livelli serve un pacchetto tecnico che sappia soddisfare le sue esigenze e in questo momento non è a sua disposizione. “Hanno in mente alcune soluzioni per trovare più grip, ma dal mio punto di vista non sono risolutive. Yamaha potrebbe non essere pronta a fare dei grandi cambiamenti in questo test, ma resta da capire se sono disposti a farlo“.
Inutile continuare a lavorare sullo stravolgimento del set-up, strada che finora non ha portato a nulla. Il problema persiste: in percorrenza di curva manca aderenza. “Serve un grande intervento, ma è qualcosa che deve essere programmato con un po’ di anticipo. Ovviamente in questo momento nessuno sa cosa fare o come farlo. Ma resta da capire se vogliono farlo“, ha aggiunto Andrea Dovizioso al termine del test Irta di Jerez.
Il nodo centrale del problema è che con la stessa moto Fabio Quartararo vince e comanda la classifica piloti, nonostante il grosso problema di deficit di potenza che si lamenta da tempo, riuscendo a colmare perfettamente i difetti tecnici con il suo stile di guida. Motivo per cui la massima attenzione è riposta sul campione francese che corre per il secondo titolo mondiale. “Mi sono già espresso sulle possibili modifiche, ma non ho avuto risposta. Giustamente sono concentrati sull’accontentare Fabio visto che sta correndo per il Mondiale“.
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