A distanza di 46 anni dall’ultima donna che ha completato un gran premio di Formula 1, il campionato automobilistico più amato attua una svolta senza precedenti
Si chiamava Lella Lombardi. E chi ha qualche anno di generazione alle spalle la ricorda bene. Fu la prima donna a conquistare un punto (anzi mezzo…) in un gran premio di Formula 1.
Tre stagioni tra il 1974 il 1976 con la Brabham e la March motorizzata Williams. Piemontese di Frugarolo, antesignana dei diritti LGBT: non nascose mai il suo amore per la compagna Fiorenza. É scomparsa il 3 marzo del 1992 dopo una malattia che la stroncò a soli 51 anni.
Lella Lombardi in qualche modo è stata un simbolo, capace – in una nicchia maschile di un mondo di uomini – di conquistarsi uno spazio di autorevolezza assoluto. Niki Lauda disse di lei che “correva come un uomo, in qualche caso meglio di un uomo perché aveva una sensibilità tutta sua”. James Hunt dichiarò che avrebbe voluto avere il suo coraggio e la sua determinazione. Conquistò un punto, poi dimezzato nel gran premio di Spagna del 1975, al termine di una corsa condizionata da una pioggia torrenziale. L’unica donna a punti nella storia della Formula 1, quella che completò il maggior numero di gare, 12, con altre cinque qualifiche tentate e non completate.
Da allora alcune donne si sono timidamente affacciate alla Formula 1, magari solo per qualche test. Ma il mercato femminile del campionato FIA più importante è enorme. Ed è per questo che da quest’anno nasce il campionato Formula 1 femminile. Si chiama W Series. L’esordio è previsto per la prossima settimana a Miami, nel nuovissimo circuito costruito ai Gardens intorno allo stadio dei Dolphins. Nato in forma sperimentale due anni, il campionato vero e proprio viene lanciato quest’anno. Anche perché il successo di marketing e di pubblico è stato inatteso e sorprendente. Il calendario prevede dieci prove. SKY ha appena annunciato l’acquisto dei diritti e la copertura televisiva di tutto il format.
La campionessa in carica è la britannica Jamie Chadwick che ha vinto i primi due titoli. Pilota inserita nel programma della Williams, ha spesso testato con George Russell lo scorso anno, sembrava dover essere coinvolta nel programma maschile. E invece sarà la testimonial del campionato in attesa che anche la Formula 1 cambi e diventi una realtà più accogliente. Quest’anno la W Series si correrà a Miami (due eventi il 7 e 8 maggio), Barcellona (21 maggio), Silverstone (3 luglio), Le Castellet (24 luglio), Budapest (31 luglio), Suzuka (9 ottobre), Austin (23 ottobre) e Città del Messico (due eventi, 29 e 30 ottobre). Purtroppo non ci sono italiane tra le diciotto titolari (nove le scuderie) e le riserve iscritte al campionato.
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