La Ferrari prova a rialzarsi dopo la delusione del Gp di Imola: Mattia Binotto traccia la strada e indica l’obiettivo principale
Sesto posto e ritiro alla prima curva: se le prime tre gare erano andate oltre ogni previsione per la Ferrari, il GP di Imola si è rivelato un incubo per Leclerc e Sainz. Lo spagnolo ha collezionato il suo secondo ritiro consecutivo, mentre il monegasco è finito sesto, dopo essere uscito di pista nel tentativo di raggiungere Perez.
Delusione cocente per la scuderia di Maranello che sperava di poter regalare un weekend di gioia ai tantissimi tifosi accorsi al circuito con rinnovato entusiasmo. Le classifiche premiano ancora le rosse, ma certo la dimostrazione di forza della Red Bull lascia la sensazione che in casa Ferrari ci sarà del lavoro da fare per tenere il passo di Verstappen & C. Lo sa bene anche Mattia Binotto che nel post gara ha analizzato l’andamento della gara e tracciato la strada per far sì che la stagione continui sulla falsariga delle prime tre gare.
Il team principal non può ovviamente essere contento di quanto accaduto: “Al di là del fatto che Verstappen fosse imprendibile, non abbiamo massimizzato e raccolto quello che potevamo. Ora non dobbiamo abbatterci per una gara andata male“.
La linea di Binotto è chiara: “Serve tenere il morale alto: piccoli dettagli hanno fatto la differenza“. E il manager di Maranello li elenca, spiegando cosa ha cambiato la gara: partenza e pit-stop, il primo di Leclerc durato troppo e che ha impedito al monegasco di trovarsi davanti a Perez.
Ferrari, Binotto: “Ora teniamo alto il morale”
Per Sainz, invece, fatale è stata la partenza con il contatto con Ricciardo che lo ha messo subito fuori gioco: “E’ stato sfortunato – commenta Binotto –, è la seconda gara non completata e questo dispiace non solo per i punti ma anche perché avrebbe potuto fare più esperienza con la monoposto“.
Il risultato di Imola non deve però cambiare la visione delle cose e su questo la Ferrari ha le idee abbastanza chiare: “Ora ci attendono altre sfide: la Red Bull svilupperà e dovremo dimostrare di riuscire a tenere quel passo“.
Intanto a Miami non arriveranno grandi aggiornamenti: “Avremo adattamenti al circuito – spiega Binotto – mentre a Barcellona tutti porteranno pacchetti più significativi. La Red Bull lo ha già fatto a Imola ma credo che anche qui la differenza fosse minima“. E sulla mancata doppietta, il team principal è netto: “Mai parlato di doppietta. Dovevamo lottare“. Se ne riparlerà negli Stati Uniti: la Ferrari vuole dimenticare Imola.