Renato Pozzetto ha una grande passione per i motori e per le corse. La sua prima Auto è stata – ed è tuttora – un’icona.
Attore, comico, cantante, regista, e chi più ne ha più ne metta. Renato Pozzetto è uno dei personaggi più noti e amati del panorama artistico italiano, capace di raccontare a suon di musica – e ciak – l’Italia di un tempo, senza mai tradire la sua personale vena ironica che da sempre lo contraddistingue.
La sua carriera è legata in particolar modo ad Aurelio Ponzoni, ben più conosciuto come Cochi, con cui dagli anni Sessanta in poi danno vita a canzoni e spettacoli comici che li hanno lanciati come protagonisti del jet set italiano.
E poi le amicizie con Lino Toffolo, Bruno Lauzi ed Enzo Jannacci. Ed è con quest’ultimo che il duo Cochi e Renato si è legato in particolar modo, avviando una collaborazione-amicizia ancora oggi ricordata e apprezzata da tutto il pubblico italiano.
Poi la lunga parentesi cinematografica di Pozzetto, in cui lo abbiamo visto interpretare ruoli esilaranti assieme ad altri grandi del cinema nostrano, come Paolo Villaggio, Adriano Celentano, Christian De Sica e tanti altri ancora. Fino ad arrivare al 2021, anno in cui riceve il Nastro d’Argento per la sua interpretazione – la prima in un ruolo drammatico – nel film “Lei mi parla ancora” di Pupi Avati.
Ma se c’è un’altra passione che ha sempre accompagnato Pozzetto è quella per i motori, iniziata quando era soltanto un bambino e proseguita negli anni tra Auto iconiche, Formula 1 e Parigi-Dakar, in cui per altro ha partecipato per ben tre volte. “Sì, mi ha accompagnato per tutta la vita” disse in un’intervista a La Gazzetta dello Sport riferendosi al mondo motoristico.
Per quanto riguarda la Formula 1, Pozzetto ha rivelato nella stessa occasione di aver avuto amici “eccellenti” della massima serie automobilistica: “Ho avuto la fortuna di avere molti amici piloti, Clay Regazzoni, Riccardo Patrese e Nelson Piquet“. E sulla Dakar: “Ho partecipato due volte con Giacomo Vismara (veterano della categoria e vincitore di un Rally nel 1986, ndr) alla Dakar, lo aiutavo un po’ con la navigazione“.
Sulla prima Auto, una Fiat 500, invece, sono legate molte esperienze condivise con il suo inseparabile amico e collega Cochi. “Una 500 per cui mio padre firmò delle cambiali – racconta alla Rosea –. La utilizzavo anche con Cochi per andare a suonare“. Tant’è che molti anni dopo, Lapo Elkann lo incontrò e gli fece notare che dietro di lui “c’era un quadro con me e Cochi in 500“.
Dopo una parentesi per le Auto d’epoca, che lo portò ad avere una “MG Berlina elegantissima, nera con interni in pelle rossa“, oggi guida vari veicoli, tra cui un’ibrida. “Mi piace stare comodo – spiega –. È da molti anni che BMW mi vizia. Ho appena ritirato una X1 ibrida, devo ancora capire bene come funziona ma questo è il futuro“.
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