Alonso torna a parlare dei primati che Hamilton ha raggiunto in Formula 1: il pilota dell’Alpine ritiene che non sia solo merito suo.
Probabilmente nel 2022 non coronerà il sogno di diventare il pilota con più titoli mondiali nella storia della F1, ma Lewis Hamilton è comunque una leggenda di questo sport. I suoi risultati parlano da soli.
Al debutto nel campionato con la McLaren perse la corona iridata all’ultima gara, dimostrandosi subito all’altezza dell’allora compagno Fernando Alonso e degli altri top driver. Nel 2008 trionfò e poi tra il 2014 e il 2020 ha vinto altri sei titoli con la Mercedes. Lo scorso anno ha perso l’ottavo all’ultimo gran premio in un modo che fa ancora discutere.
Come numero di mondiali è alla pari di Michael Schumacher, altra leggenda della Formula 1. Come numero di vittorie, invece, è il primatista assoluto. E anche altri record gli appartengono. Gli anni d’oro con una Mercedes pressoché dominante gli hanno consentito di aggiornare parecchie statistiche.
Alonso, intervistato dal sito RacingNews365, ha ribadito quanto il fatto di guidare una monoposto superiore alle altre incida nel riuscire a vincere e battere record: “Quando Senna vinceva gare e campionati, aveva l’auto più veloce. Quando ho vinto io, era lo stesso. E anche con Michael Schumacher. Lewis ha battuto tutti i record perché aveva la macchina migliore. Ora guida bene, ma arriva tredicesimo”.
Già in passato il due volte campione del mondo di F1 aveva espresso tale concetto. Se guidi la vettura più competitiva della griglia, è normale avere elevate chance di primeggiare. Nessuno può vincere con un mezzo che non è abbastanza veloce e lo sta dimostrando lo stesso Hamilton adesso con una Mercedes che è lontana dalle prestazioni degli scorsi anni.
Sarebbe sbagliato dire che il valore del pilota non influisca sui risultati, perché chi guida ha ancora la possibilità di fare la differenza e lo si può notare quando due compagni di squadra fanno risultati differenti pur guidando la stessa monoposto. Però la macchina è un fattore che incide parecchio e Alonso ancora una volta ha ribadito il concetto.
Il driver dell’Alpine si mostra anche abbastanza rassegnato per il 2022, perché Ferrari e Red Bull hanno una netta superiorità rispetto al resto della griglia: “Non c’è gara in questo momento. È come combattere contro Lewis negli scorsi anni. Possono partire ultimi e salire sul podio lo stesso, non c’è molto da combattere”.
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