Marc Marquez chiede di fare passi avanti nell’evoluzione della Honda: con questa moto sarà difficile lottare il Mondiale.
La stagione della Honda non è iniziata nel modo migliore e resta ben lontana dalle aspettative invernali. Durante i test Irta di Sepang e Mandalika, e fino al GP di Losail dove Pol Espargarò ha conquistato il primo e unico podio stagionale, la RC213V sembrava la moto “rivoluzionaria” che aveva compiuto il più grande step in avanti rispetto agli altri costruttori, ma Marc Marquez ha sempre preso con le pinze questa tesi.
In più di una occasione ha lamentato come fosse una moto molto diversa da quelle del passato, a tratti difficile da guidare, che richiedeva delle modifiche allo stile di guida piuttosto sostanziali rispetto ai prototipi che dal 2013 al 2019 ha portato alla conquista di sei titoli iridati. Ma dopo il podio di Losail la Honda non ha più messo piede sul podio e il 6° posto di Marc Marquez al GP di Portimao ha acceso un campanello d’allarme.
Marc Marquez detta la linea
La moto 2022 ha guadagnato qualcosa in termini di grip al posteriore, ma è stato stravolto il feeling con l’avantreno. Senza dimenticare che gli infortuni del campione di Cervera hanno condizionato non poco i risultati del marchio dell’Ala dorata. Ma anche il team manager Alberto Puig ha dovuto ammettere che la RCV richiede di essere migliorata in alcune aree. “So che tutti si attendevano di più – ha dichiarato il pilota spagnolo -, ma come ho già detto non siamo pronti a lottare per la vittoria“.
Durante gli ultimi week-end di gara Marc Marquez ha provato ad apportare delle modifiche alla sua moto, ma i passi avanti sono troppo piccoli per adesso. Serviranno aggiornamenti più radicali, magari sfruttando la giornata di test di lunedì a Jerez de la Frontera. “Adesso andiamo a Jerez e proviamo a fare un altro passo“. Ma è da tempo che il pluricampione spagnolo aveva allertato gli uomini ai box: “Alcuni piloti Honda avevano detto che è una moto fantastica, ma ho sempre detto di fare attenzione, perché nel pre-campionato c’è molta gomma in pista e in gara sarebbe stato diverso“.
I prossimi saranno giorni di lavoro intenso nel box Repsol Honda, perché per puntare al titolo mondiale, prima che sia troppo tardi, bisognerà correre ai ripari. Marc Marquez resta l’unico pilota in grado di portare la RC213V al limite, di conseguenza bisognerà ascoltare le sue direttive nell’evoluzione a breve e medio termine. “Lunedì avremo un test importante, se vogliamo lottare per le zone di vertice dobbiamo fare dei passi avanti. Non si può lottare per il campionato con 5°, 6° posto o qualche podio“.