L’ex direttore sportivo del team LCR Honda parla del momento difficile di Marc Marquez, della Honda e degli errori commessi.
Dall’incidente di Marc Marquez a Jerez nel 2020 la Honda attraversa un momento difficile nel campionato MotoGP. Da allora ha collezionato solo tre vittorie, nel Mondiale 2021, tutte a firma dello stesso campione di Cervera. Nel 2022 conta un solo podio nelle prime cinque gare e la nuova RC213V non sembra quella moto così migliorata come preannunciato nei test. E in classifica costruttori il marchio giapponese occupa l’ultimo posto.
A fare una analisi della situazione ai box Honda ci ha pensato Oscar Haro, ex direttore sportivo del team LCR di Lucio Cecchinello, che ha lasciato il paddock della classe regina alla fine della scorsa stagione, per dedicarsi maggiormente alla famiglia e a nuovi progetti professionali. Un manager che conosce molto bene l’ambiente Honda e il team satellite, che si è intrattenuto a parlare sul canale Twitch di Nico Abad all’indomani della gara di Portimao.
Marquez e i problemi in casa Honda
Secondo quanto riferisce l’ex d.s. ai box della Casa dell’Ala dorata non gira una buonissima atmosfera ai box dopo il GP di Portimao. “Ho parlato con i ragazzi del team e stanno lavorando duro, ma non ci sono novità. Marc e Pol sono due grandi piloti, ma la moto non c’è ancora. Marc è arrabbiato perché la moto non è come vorrebbe“, ha dichiarato Oscar Haro. “Domenica dopo la gara c’era tensione ai box HRC perché Marc non si è sentito a suo agio“.
Alla base della crisi dell’Ala dorata ci sarebbero anche questioni legate a motivi logistici e operativi, secondo l’ex d.s., in quanto le comunicazioni arrivano e vengono elaborate con un certo ritardo dagli uomini in Giappone. “Hanno un modo di lavorare diverso dagli europei. Non dico che sia meglio o peggio, è assai diverso. Ed è vero che i tempi sono molto più lunghi per tutto“. Inoltre si aggiungano i problemi di evoluzione della moto degli ultimi due anni.
L’assenza prolungata di Marc Marquez ha portato a sviluppare la RC213V secondo le richieste degli altri piloti, con l’obiettivo di renderla più facilmente guidabile per tutti. Ma il risultato è l’esatto contrario. “Ha funzionato molto bene fino al 2020, con molta presa all’anteriore… Sono trascorsi due anni senza il leader, al posto suo sono arrivati piloti come Jorge Lorenzo che era anti Honda, Alex Marquez senza esperienza, Cal Crutchlow alla sua ultima stagione, Pol Espargarò con zero esperienza in Honda“. Quale la possibile soluzione per uscire dalla crisi? Oscar Haro non ha dubbi: “Devono prestare attenzione a chi comanda, cioè Marc Marquez“.