Dani Pedrosa ricorda i momenti d’oro in classe regina e il confronto con Valentino Rossi e Casey Stoner all’inizio del millennio.
Dani Pedrosa ha fatto il suo esordio sulle quattro ruote a Imola, dove ha debuttato nel Lamborghini Super Trofeo al volante di una Huracan allestita dal Team FFF. Al fianco di Antonin Borga parteciperà solo ad alcuni appuntamenti di questo emozionante campionato, perché la sua priorità resta quella del collaudatore per il marchio KTM in MotoGP.
Grazie alla sua esperienza ha contribuito non poco allo sviluppo della RC16 negli ultimi anni, consentendo a Miguel Oliveira e Brad Binder di raggiungere traguardi importanti. Nella sola stagione 2022 il portoghese ha già centrato una vittoria, il sudafricano un podio: “In questi tre anni abbiamo lavorato al meglio, i risultati ci hanno premiato in questa prima parte di campionato“, ha sottolineato Dani Pedrosa in un’intervista a ‘Motosprint’. “Abbiamo compiuto un grande miglioramento, se pensiamo da dove eravamo partiti“.
Il legame con la MotoGP è indissolubile, tant’è che anche in occasione del suo esordio con le quattro ruote il destino ha voluto che al box vicino al suo ci fosse Valentino Rossi, impegnato nel Fanatec GT WCE nello stesso fine settimana. “Non volevano farmi sentire disorientato, così mi hanno fatto trovare Valentino nel paddock. Giusto per non perdere l’abitudine“, ha scherzato Pedrosa.
In passato il rapporto con il Dottore non è sempre stato rose e fiori, seppur si sia mantenuto sempre su toni e livelli di massimo rispetto e diplomazia. Dani Pedrosa è sempre stato visto come un pilota timido, anche se nella realtà è ben più estroverso di quanto sembri: “Non amo la folla, questo è certo. In mezzo a tanta gente non mi sento a mio agio. Quando Valentino è diventato l’idolo della MotoGP, attorno al 2004, 2005, se non eri come lui, probabilmente non eri visto di buon occhio e la gente non era neppure interessata a conoscerti“.
Stesso discorso valeva per un carattere introverso come Casey Stoner, che molto ha avvertito il peso mediatico di Valentino Rossi, sia in pista che fuori. Il pilota australiano ha rappresentato un punto di riferimento importante per Dani Pedrosa in carriera. Quando gli viene chiesto chi secondo lui fosse il più veloce a parità di moto, l’alfiere di Sabadell risponde senza pensarci troppo: “Stoner mi ha aperto gli occhi con la sua guida”.
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