MotoGP, un brutto colpo per Ducati. Tardozzi ammette: “Ci danneggerà”

Nelle qualifiche in Portogallo Pecco Bagnaia rimedia un brutto incidente. Nel GP di Portimao partirà dall’ultima posizione in griglia.

La caduta di Pecco Bagnaia nelle qualifiche a Portimao pesa non poco, sia sul fisico che sul morale di pilota e team. In una prima fase di Mondiale già in salita, in cui il podio è restato un miraggio nelle prime quattro gare, questo incidente non ci voleva. Tutto succede all’inizio della Q1.

Pecco Bagnaia 24-04-2022
Pecco Bagnaia (foto Ansa)

Il vice campione del mondo esce dai box con gomme rain, ma non completa neppure un giro fiutando le condizioni di asciutto-semi-asciutto. Decide di montare gli pneumatici slick, ma al primo tentativo riporta un brutto incidente che lo costringe a dare forfait. Non ci sono né il tempo né le forze per riprovare il time attack: prima passa per il centro medico, poi viene deciso di portarlo in ospedale in via precauzionale, dove esegue una Tac che fortunatamente dà esito negativo.

Bagnaia frena sul Mondiale

Pecco Bagnaia
Pecco Bagnaia (Foto LaPresse)

La caduta arriva nel momento più delicato delle qualifiche del Portogallo, quando la pista iniziava ad asciugarsi ma non era asciutta del tutto. Prima di lui avevano tentato l’azzardo slick Taka Nakagami, rientrato ai box per montare le rain, e Remy Gardner, caduto malamente a terra. Al box Ducati gli avevano suggerito di attendere, ma la decisione tocca al pilota. “Quando Pecco è rientrato noi gli abbiamo dato il nostro consiglio“, ha spiegato il team manager Davide Tardozzi. “Ma solo lui poteva conoscere le effettive condizioni della pista. La decisione è stata sua“.

La fretta e il nervosismo hanno giocato un tiro mancino a Pecco Bagnaia, che a tutti i costi voleva accedere alla Q2, dopo aver fallito a causa della pioggia l’entrata diretta durante la terza sessione di prove libere. La scelta della gomma da asciutto era forse giusta, ma serviva maggior prudenza per portarla a temperatura. “Serviva più attenzione, l’importante è spingere all’ultimo giro“, ha aggiunto Tardozzi.

Anche il direttore generale Gigi Dall’Igna difende la decisione del pilota torinese. “Credo che la decisione fosse giusta, ma è stato sfortunato. Gli altri hanno montato le gomme slick 30 secondi dopo di lui. Se avesse fatto un giro in più con quelle gomma avrebbe avuto più fiducia“. Difficile negare che questa caduta complica non poco la corsa verso il titolo mondiale della classe regina. “Non ci aspettavamo che accadesse – ha ammesso Davide Tardozzi – e questo ci danneggerà in ottica campionato“.

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