Christian Horner, Team Principal della Red Bull, lancia l’allarme per il mondo della Formula 1: le parole del manager
Il circus della Formula 1 è ad Imola per il primo Gran Premio in Europa dopo Bahrain, Arabia Saudita ed Australia. Sulla pista romagnola le scuderie sono pronte a riprendere la contesa dopo la pausa pasquale, con la caccia alla Ferrari di fatto iniziata da parte di Mercedes e Red Bull, costrette entrambe ad inseguire la scuderia di Maranello.
Se nel paddock testa e concentrazione sono completamente rivolte alla gara in programma domenica alle 15, c’è un altro problema che tiene banco sul prosieguo del mondiale. Si tratta dei materiali e delle loro consegne, con i ritardi dei trasporti causati da Covid prima e guerra in Ucraina poi che possono inevitabilmente condizionare anche il motorsport.
Proprio due settimane fa in Australia solo l’intervento di aerei cargo della DHL ha permessero l’arrivo in tempo a Melbourne dei materiali di tre scuderie, bloccati dai ritardi di una nave.
Una situazione, questa, di certo non agevolata da un calendario decisamente compresso come mai era accaduto prima. Ben 23 i Gran Premi in programma e molti dei quali anche consecutivi, anche di tre gare, per a causa della necessità chi chiudere il mondiale entro novembre, prima dell’avvio del mondiale di calcio in programma tra novembe e dicembre in Qatar.
Horner ed il problema trasporti: “Grande sfida”
Una situazione, questa, che non può non allarmare il paddock in vista della seconda parte di stagione. Christian Horner, Team Principal della Red Bull, ha sollevato proprio questo problema. “Sono stretti i tempi e complicato il calendario, si tratta di una sfida grande” ha ammesso il manager. “Alla fine dell’anno, con alcuni back-to-back o triplette in programma, porterebbe scompiglio un ritardo nei trasporti” ha poi aggiunto sostenendo come non sia certo facile la situazione.
“Stiamo lavorando su questo problema insieme alla Formula 1 ed al personale della logistica” ha proseguito sollevando anche un altro problema. “Quest’anno penso che ci costeranno quasi il doppio i trasporti. Il costo della vita è aumentato, in tutto il mondo c’è l’inflazione e credo si debba trovare una ragionavole indennità in grado di tenere conto di questi costi inflazionati considerato come faccia parte del budget cap il trasporto“.
Non solo Horner, però. Sulla stessa linea anche Franz Tost, il Team Principal dell’AlphaTauri, scuderia satellite della Red Bull. Addirittura il manager si è auspicato che non accada quanto visto in MotoGP in Argentina. “Spero che non vi siano ritardi come capitato con le moto e che i team abbiamo per tempo tutte le attrezzature“.