Prezzo benzina, secondo indiscrezioni lo scenario potrebbe concretizzarsi a breve: la possibile novità in arrivo
Gli italiani continuano a fare i conti con il prezzo benzina, che a causa della crisi energetica (aggravata dalla guerra in Ucraina) continua a salire e scendere pericolosamente. Per fortuna, l’intervento del Governo per applicare uno sconto di 25 cents sulle accise (ma con l’iva si arriva circa 30.5 centesimi) ha permesso di calmierare i costi e dare respiro agli automobilisti. Il costo del carburante (sia diesel che benzina) aveva superato la soglia psicologica dei 2 euro per litro. L’intervento statale ha riportato i prezzi tra gli 1.70 e gli 1.80 al litro, permettendo una frenata ai continui rialzi.
Va detto che l’instabilità resta, e il pericolo di altri aumenti incombe. Ecco perché, come rivela Sky, c’è la possibilità di vedere una proroga agli sconti statali sulle accise. Attualmente, la riduzione è di 25 centesimi per benzina e diesel, vale 25 centesimi, a cui aggiungere l’Iva al 22%. In sostanza lo sconto applicato risulta essere di 30.5 centesimi al litro. Tuttavia, i costi restano comunque più alti rispetto a un anno fa: per quanto riguarda la benzina si paga il 12.2% in più, per il diesel il rialzo è notevole.
Sconti governativi per il prezzo benzina, potrebbe arrivare una proroga
Si paga il 22.7% in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Ad oggi, la fine degli sconti è prevista per il 2 maggio. Il Def, approvato dal Consiglio dei Ministri la scorsa settimana, prevede 5 miliardi di aiuti per famiglie e imprese. Potrebbe essere questo il contesto per ottenere una proproga fino a giugno, anche se le risorse dovrebbero arrivare dalle extra accise incassate dallo stato nei primi mesi del 2022. Sempre fonti governative, secondo Sky, fanno sapere che i 5 miliardi del Def saranno utilizzati per frenare il prezzo.
Risorse che saranno utilizzate da più fonti per garantire il perdurare dello sconto. Ad oggi si parla di un mese, ma l’intenzione è di garantire questo supporto per tutta la durata della crisi. Chiaramente si guarda alla guerra in Ucraina: se questa dovesse prolungarsi per altri mesi, la problematica resterà comunque di difficile soluzione.