Mick Schumacher, un collega lo elogia: “Ha quello che serve per starci”

Magnussen spiega qual è il rapporto con Mick Schumacher: la sua esperienza può essere molto utile al pilota tedesco.

Dopo due anni molto difficili, per la Haas sembra arrivato finalmente il momento del riscatto. Il nuovo regolamento tecnico del 2022 ha fornito una grande opportunità alla scuderia per tornare a conquistare dei buoni risultati.

Mick Schumacher
Mick Schumacher (Ansa Foto)

Kevin Magnussen è andato a punti sia in Bahrain che in Arabia Saudita, mentre Mick Schumacher finora non è riuscito a ottenerne nessuno ma a Sakhir è arrivato undicesimo e a Jeddah non ha corso a causa dell’incidente fatto nelle Qualifiche.

Il Gran Premio d’Australia non è stato positivo per il team americano, però c’è fiducia di poter fare bene nel prossimo a Imola. La battuta d’arresto a Melbourne sarà comunque utile per migliorare la monoposto negli aspetti nei quali non è ancora sufficientemente competitiva.

Haas F1, Magnussen commenta il rapporto con Schumacher

Kevin Magnussen
Kevin Magnussen (Ansa Foto)

Magnussen in un’intervista al podcast Beyond The Grid ha parlato del suo ruolo da leader della squadra: “Sono il più esperto e ne sono consapevole, sto cercando di sfruttarlo e di aiutare il team con la mia esperienza. Cerco di fare del mio meglio. Mick è bravo e intelligente, non è che la squadra non lo ascolti. C’è equilibrio”.

Successivamente il pilota danese ha parlato del rapporto con Schumacher e si dice molto contento di come si sta sviluppando: “Cerco di essere molto aperto con Mick. Se posso aiutarlo e questo aiuta la squadra, è un bene anche per me. Lui ha grande voglia di imparare e fa molte domande. Altri sono troppo orgogliosi per fare domande e collaborare, forse temono di mostrare le proprie debolezze. Ma a lui questo non interessa”.

Magnussen è soddisfatto di come riesce a collaborare con il figlio del leggendario Michael Schumacher, nel box c’è il clima giusto per lavorare bene: “Stavolta sono più rilassato. Se va meglio di me perché l’ho aiutato, allora posso aiutare da lui e ciò mi porterà a un altro livello. Così ci si spinge a vicenda ed è quello che voglio”.

L’esperto driver del team Haas aggiunge degli elogi al suo compagno di squadra e ritiene che meriti la Formula 1: “È gentile, semplice ed educato. Piace a tutti. Vuole solo imparare, non trova scuse ed è onesto con la squadra. Il suo atteggiamento è positivo e ha molto talento. Chiaramente per via del suo cognome è un po’ difficile, qualcuno potrebbe pensare che è qui perché si chiama Schumacher. Ma ha davvero quello che serve per stare in F1 e farà bene”.

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