Jimmy Broadbent fa sul serio: dalle Auto virtuali alla pista reale

La figura di Jimmy Broadbent è un’autentica leggenda nell’ambito delle gare SIM, la realtà simulata dell’automobilismo, ma ora il pilota virtuale vuole delle gare vere

“Dal primo momento che sono entrato in un simulatore, e ho iniziato a gareggiare, ho sempre voluto capire come sarebbe stato su una pista vera, con un’auto vera. Direi che è il caso di dare una risposta a queste mie curiosità”.

Jimmy Broadbent
Jimmy Broadbent, impegnato in una gara SIM (Foto Team Praga)

A parlare è Jimmy Broadbent, 30 anni, universalmente riconosciuto come uno dei piloti SIM più forti del mondo.

Jimmy Broadbent, da virtuale a reale

É famoso, popolarissimo, ricco. Corteggiato da tutte le sofwtare house più importanti del mondo. Amico di tutti i piloti di Formula 1 che, così com’è accaduto con la nuova versione del circuito australiano di Albert Park, lo chiamano prima di ogni test per avere qualche dettaglio sul set up virtuale, spesso significativo anche sulle auto da corsa reali. Ma la fissazione di Jimmy Broadbent, un’auto vera su una pista vera, è rimasta in agguato fino allo scorso anno. Quando il pilota virtuale si è esibito ospite del Team Praga in due gare del Britcar Championship e le ha vinte entrambe. Ora il pilota, non più solo, ha la possibilità di dare una risposta definitiva alle sue curiosità.

Un progetto che si amplia

Proprietario di una società di contenuti digitali e di un canale You Tube che vanta 800mila iscritti, milioni di follower sui social dove prova videogames e testa nuove piste e nuove auto,

Jimmy Broadbent ha appena firmato un nuovo contratto con il Praga Team, scuderia nata in Repubblica Ceca nel 1907 che negli ultimi è diventata una vera e propria global company con interessi nel mondo kart, GT, endurance e con una propria linea di aerei privati.

I mezzi del Praga Team partecipano alla Dakar, a numerose gare enderance – 12 e 24 ore. Il gruppo ha un proprio campionato monomarca. Tra i piloti che fanno parte della Praga Global un buon amico di Broadbent, Romain Grosjean, ora pilota di punta nella Indycar.
Jimmy Broadbent sarà uno dei piloti esordienti della Praga Cup, sponsorizzato dalla Fanatec, la più grande azienda di hardware per corse sim virtuali del mondo. Una grande scommessa: “Sono attivo nelle corse SIM ormai da anni, ma questa volta sarà tutto diverso. Le cose sono molto cambiate da quando ho iniziato a girare i miei primi video. Questo per me è un vero esame di maturità”.

Jimmy Broadbent
A sinistra Jimmy Broadbent con Gordie Mutch accanto alla Praga R1 (Foto Team Praga)

Un campionato tutto nuovo

Guida una Praga R1, una LMP3, insieme a Gordie Mutch, giovanissimo pilota scozzese molto promettente con il quale ha già vinto in Inghilterra e che gli sta facendo un po’ da tutor e un po’ da tecnico. A oggi tre uscite: un podio. Nientemeno che a Silverstone.

Le sue prime esperienze in pista sono state entusiasmanti: “Qui non ho un pubblico da intrattenere e convincere – dice Broadbent –  il mio pubblico sono i dirigenti del team e Gordie. Scendere in pista a Silverstone e tradurre nel concreto quelli che sono anni e anni di test virtuali è straordinario. Sono sorpreso di come la macchina risponda in modo per me molto congeniale, evidentemente abbiamo fatto un buon lavoro nell’elaborare i dati dei software. Ma non c’è nulla come lo stress di una gara su pista. Dal punto di vista emotivo e mentale sarà tutto molto più difficile”.

Nel frattempo il Team Praga è diventato popolarissimo tra gli appassionati di videogames e SIM race. Con centinaia di migliaia di appassionati che sognano di poter vivere un giorno lo stesso sogno che Jimmy Broadbent sta concretizzando ora.

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