Il venerdì di libere per Marc Marquez si chiude al 6° posto nella classifica combinata. Il campione HRC ha una richiesta specifica.
Marc Marquez è ritornato in sella alla sua Honda RC213V a distanza di quasi tre settimane dall’incidente riportato a Mandalika durante il warm up. Il secondo caso di diplopia in cinque mesi ha fortunatamente avuto vita breve e già nel fine settimana di Termas de Rio Hondo il fenomeno di Cervera era pronto al rientro, ma ha preferito non rischiare e attendere una settimana in più.
Ad Austin, circuito talismano dove è padrone assoluto da otto anni (salvo la caduta nel 2019), il fuoriclasse spagnolo non si preclude nessun risultato, anche se nella prima giornata di prove libere non va oltre il sesto crono nella classifica combinata. La priorità è riprendere confidenza con la nuova moto 2022, migliorare il feeling con l’avantreno. Venerdì ha ripreso a lavorare sul setting usato in Indonesia, sabato inizierà ad apportare qualche modifica per personalizzare l’assetto.
Il distacco dal best lap di Johann Zarco al termine delle FP2 è di mezzo secondo, ha ripreso a guidare in modo aggressivo, “è l’unico modo per dimenticare le ultime due settimane difficili“, ha sottolineato Marc Marquez. Insieme alla sua squadra comincerà ad apportare le prime modifiche all’avantreno della Honda RC213V “per trovare una strada migliore. Abbiamo riscontrato alcuni problemi ed ora dobbiamo provare a migliorare“.
Dalla Casa giapponese arriveranno presto aggiornamenti importanti, come una modifica al telaio prevista tra Portimao e Jerez de la Frontera. “La parte anteriore di questa moto è uno dei punti deboli del mio stile di guida, è dove soffro di più. Anche la Honda sta studiando su come migliorare il carattere della moto all’anteriore lavorando sul telaio per le gare successive“. Nonostante i vari problemi fisici e tecnici Marc Marquez resta l’unico pilota della Honda a gravitare tra i primi dieci: Pol Espargarò 12° con un gap di oltre otto decimi dal miglior corno.
Non cerca alibi per il week-end texano, la vista è al 100 per cento e il braccio non desta particolari preoccupazioni. “Se la mia vista non fosse al top non sarei stato in grado di guidare veloce. Ma ho detto di non chiedermelo, se avessi avuto problemi lo avrei detto da subito. Non chiedetemelo, sono qui per correre non per compiere qualche giro”, ha concluso l’otto volte campione del mondo.
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