Il conflitto in Ucraina continua a destare profondo sconcerto e preoccupazione, con conseguenze anche sugli eventi sportivi, l’ultimo dei quali coinvolge il campionato Extreme E
Di fronte al dramma umanitario, a migliaia di vittime civili, a un drammatico bagno di sangue, si tratta di ben cosa. Ma il conflitto in Ucraina provoca un rinvio della seconda tappa stagionale del campionato Extreme E, in programma a Capo Teulada in Sardegna.
La decisione è stata ufficializzata ieri sera dalla direzione del campionato che ha posticipato l’evento a luglio, a meno di ulteriori rinvii.
L’evento in Sardegna doveva essere ospitato all’interno del territorio della base militare di Capo Teulada. In realtà tutta l’area, dislocata su quasi 7200 ettari è già da qualche giorno off limits, inaccessibile a qualsiasi civile. Dal 1956 Capo Teulada ospita la seconda base militare NATO per grandezza in Italia e in Europa. E fin dall’inizio del conflitto, come tutte le altre aree NATO, è oggetto di esercitazioni e movimento di truppe.
Dunque tutto rinviato. La tappa in Sardegna, denominata Island X Prix, era in programma il 7 e 8 maggio. In compenso la Sardegna ospiterà due gare, nella speranza ovviamente che la grave situazione internazionale non comporti ulteriori rinvii o adeguamenti di calendario. Salta infatti l’evento in Groenlandia. Capo Teulada, per consentire cinque gare nel corso della stagione, ospiterà dunque due eventi: il primo mercoledì 6 e giovedì 7 luglio. Il secondo – stessa location ma con tracciati diversi – sabato 9 e domenica 10 luglio.
Il campionato si sposterà poi in Sudamerica per le ultime due tappe della stagione: 10 e 11 settembre ad Antofagasta in Cile, 26 e 27 novembre a Punta del Este, in Uruguay.
La tappa inaugurale, il Desert X Prix, si era svolto il 19 e 20 febbraio in Arabia Saudita e aveva visto la vittoria della coppia svedese composta da Mikaela Ahlin-Kottulinsky e Johann Kristoffersson, con la Rosberg X Racing che quest’anno difende il titolo conquistato nel Dorset, lo scorso dicembre. Una prima tappa particolarmente incerta e spettacolare che faceva ben sperare in vista di un calendario completamente rinnovato rispetto a quello del 2021 che aveva ancora una volta risentito pesantemente delle conseguenze della pandemia.
Alejandro Agag, amministratore delegato dell’Extreme E si è detto dispiaciuto di questa decisione. Che tuttavia risponde a esigenze di carattere superiore: “Siamo di fronte a circostanze che sono al di fuori del nostro controllo e delle nostre responsabilità – ha detto Agag – da parte nostra possiamo solo operare nel pieno rispetto della sicurezza e delle esigenze di chi ci ospita. Non possiamo far altro che creare piani alternativi, ringraziando piloti e team per la flessibilità e la capacità di adattamento a un programma che deve rispondere con umiltà a eventi che devono avere la priorità…”
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