Moto GP

Andrea Dovizioso, il manager: “Ci aspettavamo qualcosa in più”

Andrea Dovizioso approda ad Austin dopo due gare difficili e senza punti. In casa Yamaha RNF serve una svolta al campionato.

Quarta gara stagionale per Andrea Dovizioso che si appresta a scendere in pista ad Austin, reduce da due week-end davvero sfortunato. Dopo i due punti raccolti a Losail frutto del 14° posto, il pilota del team Yamaha RNF ha accusato un guasto al dashboard nella gara di Mandalika, che lo ha spinto a rientrare ai box senza possibilità di proseguire. Invece a Termas de Rio Hondo ha commesso un errore personale con l’abbassatore anteriore, costringendolo a rientrare per correggere il problema e rientrare in pista dopo aver perso molti secondi.

Andrea Dovizioso (foto Ansa)

Il Gran Premio di Argentina, chiuso all’ultimo posto, gli ha però permesso di raccogliere dati importanti, come fosse una giornata di test, che potrebbe mettere a frutto nel prossimo round in Texas. Di certo serve una svolta repentina ad Andrea Dovizioso, una modifica allo stile di guida che gli consenta di diventare padrone della sua Yamaha M1 prima che i giochi futuri siano compromessi. Il team di Razlan Razali conta molto sui suoi risultati per poter guadagnare la fiducia della Casa di Iwata con cui dovrà presto rinnovare il contratto da squadra satellite.

Dovizioso cerca una svolta

Andrea Dovizioso (foto Ansa)

Nei giri “a vuoto” compiuti a Termas Andrea Dovizioso ha trovato dei miglioramenti per accelerare il feeling con la moto. Ad Austin ha già girato con la M1 nella scorsa stagione e il nuovo asfalto potrebbe essere un punto a suo favore, permettendogli di colmare quelle lacune sul grip al posteriore che ha lamentato anche Fabio Quartararo nel precedente GP. “L’anno scorso ad Austin mi sono trovato abbastanza bene, siamo curiosi di vedere come andrà con il nuovo asfalto. Non vedo l’ora di correre e spero di fare un risultato decente“.

Bisogna archiviare subito l’errore commesso nel GP di Argentina e guardare avanti, anche se il tempo inizia a stringere e bisognerà decidere anche sul futuro. “Abbiamo alcune idee dopo il fine settimana di Termas. Ho potuto guidare da solo e ho potuto giocare un po’ con la moto – ha aggiunto il veterano della classe regina -. Proveremo qualcosa ad Austin e vediamo se mi aiuterà ad avere un miglior feeling generale“.

Intanto dai box si avverte una certa pressione dopo due zeri incassati quasi inspiegabilmente. Il team manager Wilco Zeelenberg preme per una buona prestazione sul COTA: “In Argentina ci aspettavamo qualcosa in più, soprattutto da Andrea in termini di risultati. Ha commesso un chiaro errore con il dispositivo holeshot, ma questo può capitare a chiunque, anche ai piloti più esperti. Dobbiamo solo fare in modo che non succeda più“.

Luigi Ciamburro

Giornalista con la passione dei motori dal 2008. Classe 1980, laureato in Lettere moderne con indirizzo pubblicista.

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