Marc Marquez potrebbe restare fuori dalla MotoGP per un periodo indeterminato. Ma secondo il dottor Costa potrebbe andare diversamente.
Nelle prossime ore il team Repsol Honda darà l’annuncio ufficiale su Marc Marquez: prenderà parte al prossimo Gran Premio in Argentina in programma fra meno di una settimana? Tutte le premonizioni portano a pensare ad un doppio forfait, sia a Termas de Rio Hondo che ad Austin, ma c’è anche chi la pensa diversamente.
Il dottor Claudio Marcello Costa, che ha fondato e diretto per vari decenni la Clinica Mobile e salvato la vita a tanti atleti, offre una visione diversa sul campione di Cervera., autore di una brutta caduta durante il warm up in Indonesia, in seguito al quale è stato ritenuto unfit in via precauzionale nonostante non abbia riportato gravi traumi o fratture. Ma durante il viaggio di ritorno Marc Marquez ha iniziato ad avvertire giramenti di testa e i medici gli hanno diagnosticato il ritorno della diplopia, che rischia di lasciarlo fuori per un periodo indeterminato.
Ma per il dott. Costa il fuoriclasse della Honda potrebbe svegliarsi anche domattina e non avvertire nessun disturbo. Del resto gli specialisti non hanno potuto fare altro che raccomandargli una terapia conservativa in attesa che la vista ritorni alla normalità. Secondo il fondatore della Clinica Mobile il danno che avrebbe causato il riaffiorare della diplopia sarebbe periferico e si è detto ottimista sul suo ritorno in sella alla RC213V. “Potrebbe trattarsi di qualcosa che ha solleticato la vecchia cicatrice“, ha detto in un’intervista a Motosprint.
Bisogna sottolineare che la sua non è una diagnosi, ma piuttosto una speranza. Il fatto che non richieda un intervento chirurgico lascia ben sperare i tifosi di Marc Marquez e tutto l’ambiente del paddock che in questi giorni gli è stato vicino: “Può scomparire anche dalla mattina alla sera, perciò mi auguro che questo avvenga il più presto possibile e Marc possa rivedere così in maniera nitida e precisa il mondo che ama, quello delle corse“.
Infine il dottor Claudio Costa prova ad entrare maggiormente nei dettagli della diplopia: “Abbiamo due globi oculari che sono governati da tanti muscoli che ci permettono quello che è il movimento degli occhi, ma questi sono totalmente sincronizzati. Nel suo caso si tratta di una lieve mancanza della sincronia, è una cosa periferica, non ha nulla di centrale“.
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