Caduta per Marc Marquez nelle prove libere 2 del GP dell’Indonesia. Il campione racconta quanto successo alla curva 11.
Marc Marquez chiude al 22° posto le prove libere del venerdì sul circuito di Mandalika. Il campione della Honda ha rimediato una brutta caduta alla curva 11 che lo ha costretto a rinunciare al time attack. Tanto spavento ma fortunatamente nessuna conseguenza sul fisico, in attesa di risvolti per la giornata di domani. Solitamente i dolori si cominciano ad avvertire dopo aver riposato, ma sembra tutto in regola.
L’incidente rimediato nella seconda sessione di prove libere potrebbe però aver influito sul morale di Marc Marquez, reduce già da un doppio infortunio: quello di Jerez del 2020 e quello in allenamento dello scorso novembre, quando ha riportato un disturbo visivo. Cosa è successo alla 11? “Non era il momento di cadere, ma quando spingi per un solo giro è qualcosa che può avvenire – riporta il sito spagnolo ‘AS’ -. In generale sono contento per la giornata, ma con questa caduta non lo sono, visto che siamo fuori dai primi 10 e quello era l’obiettivo”.
Marc Marquez spera nelle FP3
Fisicamente il fenomeno di Cervera non accusa disturbi anche se è scivolato ad una velocità di 160 km/h nella ghiaia. “Prima dell’incidente mi sentivo meglio“, ha proseguito Marc Marquez. “Vedremo domani come mi alzo“. Ma rovina i piani del week-end, dal momento che resta fuori dall’accesso diretto alla Q2, almeno fino a domattina, quando si terrà la sessione di prove decisiva per le qualifiche. Dipenderà molto anche dalle condizioni meteo, visto che il rischio pioggia è incombente.
Prima della caduta l’otto volte campione del mondo era costantemente tra i primi e nelle FP1 ha chiuso 3° a pochi millesimi dal compagno di squadra. “Mi restano buone sensazioni, ma non possiamo essere contenti perché siamo molto indietro, dato che non abbiamo potuto provare la gomma soft. Speriamo che domattina sia asciutto, che stasera non piova o altro e possiamo fare una buona FP3“.
L’incidente è dovuto ad un suo errore personale, con un ingresso curva compiuto a velocità troppo sostenuta. “Sono entrato un po’ troppo veloce. Sono arrivato al box e ho detto subito che ero entrato troppo velocemente, del resto risulta chiaro dalla telemetria. Non c’è bisogno di mentire“, ha concluso Marc Marquez. Intanto ai box si lavora per ottimizzare il feeling con la moto, in particolare per ciò che concerne l’avantreno. “Abbiamo cambiato un po’ l’assetto nella mia direzione, soprattutto nelle FP2, e mi sono sentito più a mio agio. Sembra che la confidenza con l’avantreno sia migliore“.