Il team manager Honda Alberto Puig rimpiange le generazioni di piloti del passato e lancia l’ennesima frecciata ai rivali della Ducati.
Alberto Puig è entrato nel box Honda all’inizio della stagione 2018 in veste di team manager. Ha preso il posto di Livio Suppo che nel novembre del 2017 ha annunciato l’addio (provvisorio al paddock) dal ruolo di team principal, a pochi giorni di distanza dal trionfo iridato di Marc Marquez. Il manager catalano ha impresso il suo timbro sul box Repsol Honda e ha legato con il fenomeno di Cervera.
Anche merito suo se per il pluricampione spagnolo è arrivato un contratto quadriennale che lega il fuoriclasse al marchio HRC così a lungo. Ma Alberto Puig può vantare un’esperienza pluriennale nel mondo delle corse e al marchio dell’Ala dorata. Ha vissuto direttamente le generazioni di Casey Stoner, Dani Pedrosa (di cui è stato anche manager personale), di Jorge Lorenzo. E a suo dire sono pagine di storia che non ritorneranno più: “La generazione che ho vissuto direttamente era di gran lunga migliore di quella attuale, con tutto il rispetto per i piloti della MotoGP di oggi“.
L’affondo di Alberto Puig a Ducati
In un’intervista a Solo Moto il team manager 55enne non nasconde una certa nostalgia per il passato. “Stoner, Pedrosa e Lorenzo avevano qualità eccezionali“, ha aggiunto. “Senza contare Valentino Rossi e Marc Marquez che si sono generati da soli“. Il primo incontro con Marquez risale al 2008, quando il pilota di Cervera correva nella classe cadetta. “Era piccolo, ma fui colpito dalla sua classe. E’ un ragazzo forte, coraggioso, non crolla psicologicamente, anche se negli ultimi anni ha sofferto“.
L’incidente di Jerez 2020 ha segnato, forse indelebilmente, la carriera di Marc Marquez, ma Puig è convinto che presto lo rivedremo ai livelli di una volta. Peccato che il matrimonio con Jorge Lorenzo non sia riuscito come previsto: “Come pilota era un missile, voleva venire da noi e così è stato. Ma non ha trovato la moto come la immaginava. Sportivamente è stato un disastro“. Poi gli incidenti in Catalunya e ad Assen, lo hanno costretto a prendere la decisione del ritiro.
Alberto Puig è un manager dal polso duro e senza peli sulla lingua. E quando si tratta di lanciare frecciate agli storici rivali della Ducati non si tira mai indietro: “Dicono tutti che sia divenuta una moto semplice da guidare, ma nessuno ci vince il Mondiale. L’ultimo fu Stoner nel 2007… La Honda sarà pure una moto tosta, però ha vinto tanti campionati“.