Auto Usate, attenzione a un possibile raggiro molto comune: come evitarlo

Auto usate con i chilometri tolti, il pericolo più temuto: come avvengono i raggiri per chi si appresta a comprare una vettura di seconda mano

L’incubo di chi si appresta ad acquistare un’auto usata è la falsificazione del contachilometri. Si tratta di una truffa tipica e purtroppo difficile da debellare. Si tratta di abbassare il numero dei chilometri dell’automobile per farla sembrare più “nuova” o “meno usata” di quello che è. Ai tempi dei cruscotti analogici fare questo raggiro era molto semplice: addirittura, fino agli anni ’80 la prassi era considerata quasi come un consolidato malcostume.

Auto usate, truffa del contachilometri: come evitarle
Auto usate, truffa del contachilometri: come evitarle (Ansa)

Con l’era del digitale e delle centraline l’operazione è diventata più complessa, ma purtroppo si è trovato rapidamente il modo di agire con quella che è una truffa a tutti gli effetti. Quello che colpisce è che gli autori di questi raggiri, purtroppo, sono direttamente i venditori di auto. Non i privati, ma i rivenditori di veicoli usati. Secondo i dati raccolti in seguito alla denunce la prassi è dura a morire. Quando c’erano i contachilometri analogici bastava un semplice trapano da collegare al contatore, oggi l’intervento va fatto “entrando” nella centralina e modificando i dati. Un problema ancora molto presente, come denunciano le associazioni di venditori di auto usate.

Col contachilometri falsificato si altera il valore del veicoli, e questo rappresenta una truffa economica. Ma soprattutto si crea un forte rischio per la sicurezza, visto che manomettendo il chilometraggio salta la regolare tabella di manutenzione con gli interventi da fare. Inutile dire che questa frode è un reato a tutti gli effetti, ed è punita dal codice penale. Quando si acquista un’auto usata si ha tutto il diritto di chiedere garanzie sul chilometraggio. Ma come fare? E’ sempre meglio evitare di affidarsi “all’impenetrabilità” delle centraline e dei computer delle auto più moderne. Perché, purtroppo, un sistema per alterare dati digitali si trova sempre. Infatti anche il controllo delle centraline, purtroppo, si rivela inutile.

Auto usate, truffa contachilometri: i rischi e cosa fare

Auto vendite
Concessionaria Auto © Ansa

Spesso le modifiche al chilometraggio non lasciano traccia. La cosa migliore da fare è affidarsi a venditori seri, come quelli che certificano il chilometraggio assumendosi le responsabilità per quanto dichiarato. E soprattutto, è utile verificare il chilometraggio guardando oltre il contachilometri. Ad esempio, controllando i fogli revisione, dove ad ogni data sono segnati i chilometri effettivi. Stesso discorso per la manutenzione ordinaria: anche in questo caso, ad ogni intervento vengono segnati e registrati i chilometri. Una cronologia precisa di questa tabella è una perfetta garanzia sul chilometraggio della vettura. Ovviamente esistono anche metodi più empirici: conoscere la storia dell’auto che si vuole acquistare, ancor meglio se si conosce il proprietario.

Se ciò non è possibile, non fidarsi di chilometraggi troppo bassi e osservare sempre l’interno della vettura. Un abitacolo usurato (sterzo, leva del cambio, sediolini e pulsanti) o con vernici scolorite non possono appartenere a una vettura che ha camminato poco. Stesso discorso si può fare relativamente all’età dell’automobile. Ad esempio, una vettura immatricolata nel 2015 che oggi avrebbe solo 25mila chilometri sarebbe sicuramente sospetta. Soprattutto se si tratta di una vettura di una certa cilindrata, solitamente destinata a fare parecchi chilometri. Ecco perché è buona norma visionare tutto con calma, e soprattutto chiedere tutte le documentazioni possibili. Purtroppo non basta affidarsi alla parola dei venditori.

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