Marc Marquez ritorna in pista con l’obiettivo di riprendersi il titolo mondiale. Dopo gli infortuni apporta qualche cambiamento.
Dopo due stagioni a dir poco complicate Marc Marquez affronterà la prossima stagione MotoGP con il solito obiettivo di puntare al titolo mondiale, ma apportando alcuni cambiamenti al suo stile di vita e al modo di allenarsi. Ha già trasferito la sua residenza a Madrid per seguire da vicino lo staff del dottor Angel Ruiz Cotorro, specialista in traumatologia e che ha seguito il campione di tennis Nadal.
Sarà la decima stagione in classe regina in sella alla Honda, un traguardo che si vorrebbe coronare con il titolo iridato, perché non possono esserci obiettivi diversi dopo sei Mondiali conquistati insieme. Gli infortuni lo hanno tenuto fuori nel 2020 e in parte del 2021, nonostante le condizioni fisiche non al top ha vinto tre Gran Premi lo scorso anno. A dimostrazione che il fenomeno di Cervera è un fiume in piena in attesa di poter correre liberamente e senza freni. Ma i tre interventi al braccio pesano sul morale inevitabilmente. “Voglio lottare di nuovo per il titolo. Forse non funzionerà nel 2022. Ma non si sa mai…“.
I cambiamenti di Marc Marquez
Nei test invernali ha fatto i conti con un prototipo decisamente diverso rispetto agli anni precedenti. Il vero potenziale ancora deve esprimersi, serviranno giri su giri per comprendere la nuova RC-V. Ma il talento di Marc Marquez non conosce limiti e saprà colmare ogni gap tecnico ancora una volta. A cambiare sarà l’approccio: “Abbiamo commesso alcuni errori l’anno scorso – ha detto a Speedweek.com -, ma abbiamo imparato la nostra lezione. A Doha non sarò ancora in grado di attaccare completamente“.
Senza rischi non sarebbe otto volte campione del mondo. Nessuna intenzione di salire in sella con qualche timore, la filosofia non cambia. Inevitabilmente però qualcosa dovrà modificare, a cominciare dagli allenamenti. I rischi andranno ridotti all’osso per evitare altre brutte sorprese: “Ho deciso di smettere di allenarmi con le moto da cross perché i salti sono troppo pericolosi. Quando mi sono infortunato a fine ottobre, mancavano solo due gare alla fine della stagione MotoGP“.
Anche se a volte è solo questione di sfortuna e coincidenze, si può cadere a bassa velocità e farsi male e ad alta velocità senza farsi nulla. “Una volta mi sono infortunato al Gran Premio della Repubblica Ceca – ricorda Marc Marquez -. Non era nemmeno una curva veloce dove è avvenuto l’incidente… Non sai mai quando e dove ti colpirà la sfortuna“.