Fabio Quartararo e Yamaha prendono ancora tempo sul rinnovo di contratto, ma il campione esige precise garanzie.
L’inizio di campionato pe Fabio Quartararo è tutto in salita, il campione della Yamaha da mesi aveva lanciato segnali di allarme per i tecnici di Iwata. Già nella stagione MotoGP 2021 aveva segnalato di essere al limite con la sua M1, di non avere abbastanza potenza sui rettilinei e che bisognava correre ai ripari durante la pausa invernale.
Le Yamaha lamentano un gap di top speed pari a 10 km/h sui rettilinei, Suzuki e Honda hanno fatto degli importanti passi in avanti in tal senso, sorpassare diventa più difficile per le moto di Iwata. Nelle qualifiche in Qatar Fabio Quartararo non ha brillato ed è dovuto scattare dalla quarta fila, un inizio di campionato che sicuramente non facilita i dialoghi sul rinnovo di contratto. Il suo manager Eric Mahè continua a tenere aperta la porta ai vertici della casa giapponese, ma non nasconde di sondare il terreno intorno.
Quartararo e Yamaha sul filo del rasoio
Durante il week-end di Losail il manager francese è stato intervistato da Canal+ spiegando la reale situazione sulla trattativa in corso. “Sinceramente non ci siamo. Al termine della scorsa stagione abbiamo parlato di progresso tecnico con la Yamaha e, per ragioni che non posso spiegare, è meno promettente del previsto“. Di conseguenza Eric Mahè e il suo campione del mondo vogliono vederci chiaro in vista del 2023.
Non è una questione di soldi, ma di garanzie tecniche. Fabio Quartararo esige una moto più veloce sui rettilinei e su questo punto è intransigente. “Stiamo cercando di capire come sarà il 2023 per quanto concerne il pacchetto tecnico. Per il momento non abbiamo nessuna fretta… Sono quattro i piloti che hanno già un contratto e, come ha detto Livio Suppo Fabio ha un profilo di pilota interessante. Quindi Yamaha ci sta spiegando cosa vuole mettere in campo per il futuro, e una volta che avremo le idee chiare ci faremo delle domande“.
Nessuna fretta per arrivare alla firma, anzi. Il tempo gioca a favore del pilota francese che potrà valutare anche le mosse degli altri piloti sul mercato. “Personalmente non ho un limite di tempo – ha concluso Mahè -. L’importante è capire cosa accadrà in Yamaha in futuro, e poi vedremo cosa succederà con gli altri“.