Ducati e il caso dell’abbassatore: Ciabatti critica i team rivali

La questione dell’abbassatore anteriore della Ducati sta facendo discutere in MotoGP: Ciabatti critica i costruttori concorrenti.

La Ducati è abituata ad essere un riferimento quando si tratta di portare innovazioni in MotoGP. Più volte è stata capace di sorprendere tutti e spesso è stata copiata da altre case.

Ciabatti Tardozzi
Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi (Ansa Foto)

Nei test pre-campionato del 2022 la casa di Borgo Panigale ha introdotto un nuovissimo abbassatore anteriore alla Desmosedici GP. Si tratta di un dispositivo che permette di abbassare la moto e ottenere un assetto più performante in termini di velocità di punta.

Una soluzione sulla quale l’azienda bolognese ha investito tanto tempo e risorse, rimanendo all’interno del regolamento tecnico in vigore e non compiendo alcuna irregolarità. Tuttavia, la concorrenza si è lamentata perché il nuovo holeshot sarebbe troppo costoso e competerebbe dei rischi in più per quanto riguarda la sicurezza. Ne è stata chiesta l’abolizione a partire dal 2023. Sarà la GP Commission a decidere.

Ducati MotoGP, Ciabatti critica la concorrenza sulla questione dell’abbassatore

Francesco Bagnaia
Francesco Bagnaia (Ansa Foto)

In occasione dell’ultima riunione dell’MSMA (Motorcycle Sport Manufactures Association) tutti i costruttori si sono espressi compatti contro l’abbassatore anteriore Ducati. Yamaha, Honda, Suzuki, KTM e Aprilia hanno chiesto alla GP Commission di vietarlo a partire dal prossimo campionato MotoGP.

Il team di Borgo Panigale è scontenta si questa presa di posizione della concorrenza. Paolo Ciabatti in un’intervista a Sky Sport MotoGP ha espresso in modo diretto il suo disappunto: “Spiace che la reazione degli altri costruttori davanti a un’altra nostra innovazione si quella di cambiare il regolamento per abolirla dal 2023. Stanno cercando di bloccarci con ragioni pretestuose. La GP Commission deciderà nei prossimi giorni”.

Il direttore sportivo Ducati non nasconde il suo disappunto per la mossa compiuta da Yamaha, Honda, Suzuki, KTM e Aprilia. Non è la prima volta che una novità ducatista si scontra con dubbi e critiche degli altri costruttori. Successe con le alette, poi con il “cucchiaio” e infine è capitato proprio con l’holeshot.

Ciabatti ci tiene a sottolineare che la casa di Borgo Panigale non ha fatto nulla di irregolare e che il nuovo abbassatore anteriore non consente di avere vantaggi particolarmente netti: “Ci siamo mossi dentro il regolamento. In MotoGP si cercano i decimi e con questo sistema andiamo in tale direzione per alcuni circuiti. Ci sono piste si può guadagnare un decimo, in altre meno”.

Il dirigente ducatista e il team che rappresenta ora sono costretti ad attendere il verdetto della GP Commission. Comunque per il 2022 il nuovo holeshot anteriore può essere utilizzato e sfruttato, i dubbi riguardano il futuro.

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