Sfruttando la pole position e con una gara di grande continuità, Scott McLaughlin conquista la vittoria nel primo appuntamento stagionale della stagione Indycar
Ammesso che avesse ancora una maschera, quella del rookie che ha ancora tanto da imparare, Scott McLaughlin l’ha definitivamente fatta a pezzi.
Sua la vittoria nel primo appuntamento stagionale della Indycar Series sul circuito di St. Petersburgh, Florida, al termine di una gara di grande lucidità.
Facendo tesoro della sua pole position, McLaughlin è partito dalla griglia in modo praticamente perfetto, accettando l’onore e l’onere di stare davanti e prendersi tutti i rischi di una gara da lepre. La sua Chevrolet preparata dal Team Penske, con cui l’ex rookie ha firmato un contratto pluriennale full-time alla fine della scorsa stagione, non lo ha tradito dimostrando che questo binomio entra di diritto tra quello che raccoglie i superfavoriti per la vittoria stagionale.
Non poche insidie per McLaughlin nel corso di una corsa che è stata sì dominata, ma con parecchi ostacoli da superare. La sua condotta di gara, spregiudicata ma anche lucidissima, ha dovuto fare i conti con le scelte strategiche di sosta del suo team ma anche con un compagno di scuderia ambizioso, Will Power, che lo ha messo non poco in difficoltà in avvio. E con pretendenti autorevoli, come Colton Herta e Romain Grosjean, che di tanto in tanto si sono affacciati sulla sua scia.
McLaughlin ha fatto perfettamente i suoi calcoli, fidandosi delle indicazioni di scuderia, gestendo bene gomme e motore e seguendo a distanza la gran battaglia per i piazzamenti alla sue spalle. Solo negli ultimi giri, quando Alex Palou – il campione in carica – ha cominciato a farsi aggressivo guadagnando qualche decimo, e con la prospettiva di dover superare alcuni doppiati, McLaughlin ha preso qualche rischio tenendo alto il ritmo.
Gestendo un paio di secondi di vantaggio McLaughlin è entrato nell’ultima fase della gara con qualche fastidio da amministrare. Ad esempio il ‘tappo’ di Jimmie Johnson, che da doppiato stava cercando di rallentarlo per consentire al compagno di squadra Palou di rientrare. Un’operazione che costa a McLaughlin qualche decimo di secondo di troppo ma che consente al pilota della Penske di tagliare il traguardo davanti a Palou con mezzo secondo di vantaggio seguito dal compagno di scuderia Will Power, da Colton Herta e da un eccellente Grosjean.
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