Paolo Simoncelli presenta il team SIC58 Squadra Corse a Misano Adriatico e parla della nuova era MotoGP senza Valentino Rossi.
Nei giorni scorsi Paolo Simoncelli ha presentato la nuova formazione e le livree del team SIC58 Squadra Corse che parteciperà al Mondiale Moto3 e MotoE. Un evento semplice e genuino in tipico stile del Sic presso i locali del Misano World Circuit e concluso con un buffet al ristorante. Una location non certo casuale: sul tracciato adriatico Marco Simoncelli “ha esordito da piccolo”.
Presenti il presidente della FMI, Giovanni Copioli, i gestori del circuito, gli sponsor del team, amici e partner vari. Una folta schiera di presenze che rispecchia la filosofia di Paolo Simoncelli e del suo gestire un team-azienda. Tanti sponsor medio-piccoli e nessun title sponsor che rappresenta un grosso rischio per le casse finanziarie di una squadra del Motomondiale: “Preferisco avere tanti piccoli sponsor – spiega a Corsedimoto.com -. Così facendo se ne salta uno si riesce a sopravvivere. Invece quando si ha un solo sponsor c’è il rischio di farsi male sul serio“.
Nella stagione 2022 la scuderia di Paolo Simoncelli schiererà Riccardo Rossi e Lorenzo Fellon nella classe cadetta, Kevin Zannoni nel campionato elettrico. Resta Marco Grana come capo tecnico, storico punto di riferimento all’interno del box. Sulla carta non partirà da favorito, ma il team SIC58 punta all’effetto sorpresa. “Nessuno ci dà per favoriti, ma magari saremo la sorpresa. Per scaramanzia non faccio pronostici, ma credo che potremmo essere protagonisti“.
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Al momento il sogno di sbarcare in MotoGP resta ipotesi poco plausibile, “soprattutto a livello economico. In MotoGP la musica cambia e tanto. Al momento non ci penso proprio“. Per la Top Class inizia una nuova epoca, senza Valentino Rossi, grande amico di Marco Simoncelli con cui erano soliti allenarsi insieme ai tempi della Cava.
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Sarà una strana sensazione non vederlo ai box durante il primo week-end di gara a Losail il prossimo 6 marzo. Ma è pur vero che bisognerà andare avanti, il tempo e la storia non si possono fermare. “Abbiamo vissuto altri momenti simili – sottolinea Paolo Simoncelli -, quando hanno smesso Giacomo Agostini e Mike Hailwood. Secondo me è più una questione mediatica. Bisognerebbe spingere di più i piloti delle categorie minori in modo da creare dei personaggi futuri. Noi della Moto3 siamo un po’ abbandonati. C’era Valentino, molti hanno seguito il faro ed ora si trovano un po’ scoperti, quello è il problema“.
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