Il calendario Indycar entra nel vivo con la prima gara della stagione, si parte dalla Florida
Tutto è pronto per la stagione Indycar Series 2022: la vittoria della scorsa stagione di Alex Palou è sul piatto con un gran numero di piloti che da outsider sono diventati veri e propri contender per il titolo.
La griglia di partenza della stagione è molto interessante sulla carta, con qualche matricola eccellente, tante novità e numerose scuderie che si sono considerevolmente rinforzate.
Si parte dalla Florida, dalla pista di St. Petersburgh, prima tappa di 17 gare, una in più rispetto alla scorsa stagione. Il calendario si chiuderà l’11 settembre a Monterey. Quattro gli ovali inseriti nel calendario: Texas il 20 marzo, Indianapolis il 29 aprile, Iowa con il doppio appuntamento della 250 (23 luglio) e della 300 Miglia (24 luglio) e Madison, il 20 agosto. Le auto iscritte al via della stagione sono 33, con non meno di 26 auto ammesse alla griglia di partenza di ogni corsa dopo le qualifiche.
Uno dei motivi di interesse è legata proprio alle novità assolute. Scott McLaughlin, nominato esordiente dell’anno dopo la sua prima straordinaria stagione dello scorso anno, è già una realtà. Sua infatti la prima pole position della stagione a St.Petersburgh. Attesissimo l’arrivo in Indycar di Kyle Kirkwood, campione della Indy Lights 2021, il primo pilota nella storia a vincere tutte le tappe intermedie prima della Indycar Series, qualcosa che lo rende molto più di una semplice promessa.
Nella sua scuderia, la Foyt, spicca un’altra matricola terribile, la colombiana Tatiana Calderon che ha firmato part time. La classe delle matricole di quest’anno è probabilmente una delle migliori di sempre nella storia Indy: a completare il quadro ci sono Devlin DeFrancesco per Andretti Autosport, David Malukas (Dale Coyne Racing), Callum Ilott (Juncos Racing) e Christian Lundgaard (Rahal Letterman Lanigan Racing).
Alle matricole di quest’anno vanno aggiunte quelle dello scorso anno. Detto di Scott McLaughlin bisogna aggiungere sia il sette volte campione Nascar Jimmy Johnson che l’ex Formula 1 Romain Grosjean, passato nel frattempo a peso d’oro alla Andretti. Entrambi correranno full-time, ovali compresi.
Una nota particolare la merita Helio Castroneves, che a 46 anni non ha la minima idea di appendere il casco al chiodo. E si candida a un’impresa mai riuscita prima: vincere per la quinta volta la Indy 500. Castroneves è passato dalla Penske alla Meyer Shank.
Inevitabile parlare di favoriti: Colton Herta, che ha rinnovato con Andretti è considerato uno dei favoriti, insieme a Pato O’Ward e al campione uscente, Alex Palou. Gli analisti prevedono un campionato molto incerto, di livello ancora più alto rispetto a quello della scorsa stagione. Intanto un vincitore per i fan della Indycar c’è già: nel tradizionale sondaggio di inizio stagione in cui i tifosi votano il loro preferito Romain Grosjean ha vinto, scavalcando persino Colton Herta.
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