E’ stata nominata la strada più pericolosa del mondo. Il suo nome già mette i brividi: “La strada della morte”.
Tra le strade più pericolose del mondo bisogna sicuramente elencare quella che collega La Paz a Coroico in Bolivia, un tratto lungo 100 km che per i cittadini locali ormai è consuetudine, mentre per i turisti è fonte di brividi e di un certo timore, come preannuncia la seconda nome a di questo percorso: “la strada della morte”. Si racconta che per affrontarla al meglio sarebbe saggio affidarsi alla Pacha Mama, una divinità locale venerata dagli Inca e dalle popolazioni andine.
La Via degli Yungas è caratterizzata da una carreggiata stretta e tortuosa localizzata ad una media di 4000 metri di altitudine, con punte di altezza massima che arrivano fino a 4700. E’ costellata di curve strette e tortuose, basta sporgere lo sguardo lateralmente per intravedere profondi burroni da cui si resta incantati. Poche le alternative per raggiungere la capitale boliviana e la zona amazzonica: dal 2000 esiste una strada alternativa che però non è adatta a camion e pullman.
I dettagli sulla “strada della morte”
La “carrettera de la muerte” è stata realizzata quasi un secolo fa dai prigionieri Paraguayos catturati durante la guerra del Chaco. Negli anni Novanta la Inter American Development Bank ha conferito a questo percorso il titolo di “The World’s Most Dangerous Road”, la strada più pericolosa del mondo. Uno degli incidenti più gravi risale al 1983, quando un bus precipitò giù provocando la morte di 100 persone.
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Ogni anno si contano in media oltre 200 decessi. A rendere la percorrenza ancora più complicata sono le temperature rigide che provocano asfalto ghiacciato soprattutto a grandi altezze. E dopo aver raggiunto la vetta al passo de La Cumbre (4700 metri) inizia una ripida discesa ancor più pericolosa. In molti punti la strada ha una larghezza di soli 4 metri e non ci sono protezioni laterali.
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Inoltre sono presenti anche sassi sulla carreggiata, tunnel non illuminati e, dulcis in fundo, è l’unica strada della Bolivia che va guidata sul lato sinistro, per rendere migliorare la visibilità a chi si appresta alla discesa. Nei tratti particolarmente stretti la precedenza va data a chi la percorre in salita.