Marini ci tiene a fare bene nel prossimo campionato MotoGP: ha un anno di esperienza alle spalle e motivazioni davvero elevate.
Il primo anno di MotoGP è stato complicato per Luca Marini, che solamente in due gare è arrivato in top 10 al traguardo. Complessivamente ha ottenuto 41 punti e si è classificato diciannovesimo nella graduatoria finale.
Nel 2022 il pilota del Mooney VR46 Racing Team vuole fare un netto salto di qualità. Ha più esperienza nella categoria e disporrà anche di una Ducati Desmosedici GP22, la stessa moto della squadra ufficiale ducatista e quella satellite Pramac.
Un pacchetto tecnico importante che nei test in Malesia e Indonesia ha iniziato a conoscere. Le sue sensazioni sono state positive, soprattutto a Mandalika, però le gare sono un’altra cosa e dovrà farsi trovare pronto il 6 marzo quando ci sarà la prima in Qatar.
Marini nel corso della presentazione del Mooney VR46 Racing Team si è dimostrato molto carico per il campionato MotoGP 2022: “Non sarà un anno di rivincita, ma di crescita e in cui voglio esprimermi al meglio. La scorsa stagione è stata stressante, perché sentivo che potevo dare di più e non ci riuscivo. Quando sei al livello degli altri, dipende tutto da te e ciò ti carica. In quel momento i campioni fanno la differenza”.
Il fratello di Valentino Rossi non nasconde la volontà di lottare per piazzamenti di rilievo nel 2022, non vuole più faticare ai margini della zona punti: “Voglio stare nelle posizioni che contano, puntare al podio e anche alla vittoria. Avendo la stessa moto degli altri sono meno stressato, posso guardare i loro dati e capire cosa fanno di diverso. La nuova Ducati è fantastica e io sono migliorato”.
Le ambizioni del pilota di Urbino sono elevate e lui si sente pronto per ambire a qualcosa di più grande rispetto a quanto visto nel 2021. Avere un anno di MotoGP alle spalle è certamente utile e anche disporre di una moto factory.
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Ma Marini evidenzia anche che serve la giusta mentalità per correre ad alti livelli e cita un pilota di Formula 1 come modello a cui si ispira: “La cosa importante è non sentirsi mai arrivati. Un esempio da seguire è quello di Lewis Hamilton, che ogni anno lavora su sé stesso e migliora. La MotoGP è complicata e non devi mai sentirti appagato, ma continuare a lavorare per progredire”.
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Lewis Hamilton è un esempio per Maro, che conosce bene anche il buon rapporto che lega il sette volte campione di F1 a suo fratello Valentino, un altro dal quale trae ispirazione per la sua carriera.
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