Multe e sanzioni per il semaforo rosso sono quelle più diffusi, ma c’è un dettaglio che pochi conoscono. La tecnologia ha cambiato molte cose
L’infrazione per il passaggio col semaforo rosso è un “classico” del codice stradale. Premesso che si tratta di una norma basilare per la sicurezza stradale, è difficile sfuggire alla sanzione. I controlli agli incroci, in presenza di agenti, sono scrupolosi. E da anni, ormai, si è aggiunta la tecnologia per rendere le strade più sicure.
Oltre ai rilievi di vigili urbani, polizia stradale e carabinieri, si sono aggiunti apparecchi automatici ai quali è impossibile sfuggire. Autovelox appositamente studiati per il controllo dei semafori, ma anche tutor agli incroci e altri sistemi tecnologici. In pratica, le multe scattano in modo automatico. 24 ore su 24, quando qualsiasi veicolo impegna l’incrocio con il rosso acceso, anche da pochi secondi.
Ecco perché bisogna fare attenzione: al di là dell’ovvia ragione di sicurezza, va tenuto presente che per incappare nella sanzione non è necessario “passare” col rosso. La multa può scattare anche se si supera di pochi centimetri la striscia d’arresto, dove presente. Gli automobilisti devono fare attenzione a fermarsi sempre dietro la linea bianca e mai sopra. Con i rilevatori automatici, infatti, anche qualche centimetro di troppo in avanti viene considerato come un’infrazione e scatta la multa.
Molti di questi apparecchi sono tarati per avere una certa tolleranza, ma questa in genere è molto piccola. Ecco perché non soltanto non bisogna passare con il rosso (solo i veicoli di soccorso con lampeggianti e sirene accese possono farlo) ma nemmeno oltrepassare la linea d’arresto. Discorso a parte merita il “giallo”. In questo caso è possibile impegnare l’incrocio, ma solo se la manovra è già in atto. Quando si è ancora dietro la linea d’arresto e scatta questo colore è obbligatorio fermarsi. Questo perché il rosso potrebbe scattare mentre impegniamo l’incrocio, e quindi produrre l’infrazione.
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Il Parlamento discute da anni una modifica del codice della strada per fissare a 3 secondi la durata di tutti i “gialli” nei semafori delle strade. Questo per rendere le condizioni paritarie e abituare i cittadini a calcolare i tempi in ogni condizione. Si tratta di una modifica al codice che servirebbe a eliminare il malcostume di “accelerare” quando scatta il giallo e creare così numerosi pericoli. Con una durata a 3 secondi questa azione diventerebbe più complicata e porterebbe a una multa praticamente certa. Gli articoli 41 e 146 del codice parlano chiaro: la multa può arrivare anche col “giallo” se non ci sono le condizioni di sicurezza necessaria.
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La sanzione è di 167 euro, che diventano 222 se si passa col rosso nelle ore notturne. E’ sempre prevista la decurtazione di 6 punti dalla patente. Attenzione perché si rischia la sospensione della stessa: da uno a tre mesi, se l’infrazione viene commessa più volte in due anni. Se ci si ferma oltre la linea d’arresto (e quindi non si passa col rosso) la sanzione è più leggera: 42 euro di multa (56 di notte) e una decurtazione di 2 punti. In questo caso non vale la recidiva.
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