La Ford Gran Torino è la protagonista dell’omonimo film di Clint Eastwood, uscito nel 2008: la particolare storia che coinvolge l’Auto
Non è la prima volta che un’auto assurga a ruolo di protagonista di un film. Negli anni di pellicole che vedevano una quattro ruote prendersi la scena ce ne sono stati diversi e tra questi non si può non citare Gran Torino, film uscito nel 2008.
La pellicola vede Clint Eastwood nel ruolo di Walt Kowalski un reduce dalla guerra di Corea che, rimasto vedevo, dedica la sua esistenza proprio alla cura della sua Ford. Proprio l’auto sarà l’eredità che Kowalski lascerà al suo amico Thao, giovane vicino di casa delle cui sorti l’uomo si interessa. La vettura protagonista in qualche modo del film ha una storia tutta da raccontare.
La Ford Gran Torino, perfettamente funzionante e in buone condizioni, fu acquistata dalla casa di produzione Warner Bros su eBay da un rivenditore di auto d’epoca. Lo stesso che riuscì ad acquistare a sua volta l’auto da un uomo, Jim Craig, che l’aveva ritrovata in un fienile in pessime condizioni qualche anno prima e rimessa completamente a nuovo. Fin qui nulla di straordinario, la semplice storia di una vettura che passa di mano in mano prima di finire per caso all’interno di un film.
La Ford Gran Turismo usata da Clint Eastwood: la romantica storia
Le cose acquistano un tocco di romanticismo quando il film esce nelle sale cinematografiche. Già perché proprio al cinema si presenta il primo proprietario della Ford utilizzata da Eastwood nel film.
Dave Beckett, questo il suo nome, non è un grande amante del cinema ma decise di andare a vedere Gran Torino proprio perché la sua prima auto era stata questa Ford. Con sua enorme sorpresa, durante la proiezione si accorge che la Gran Torino sul grande schermo era proprio la sua auto. Dopo aver contattato Craig per averne conferma e quindi si è messo in contatto anche con la Warner Bros che gli ha concesso di poter salire nuovamente sulla sua prima auto. La Ford, acquistata da Eastwood, è ora esposta al Warner Bros Studios Picture Car Museum dove Beckett ha potuto ammirarla nuovamente e tornare un po’ indietro negli anni.
