Stefano Domenicali aumenta l’attesa intorno alla Ferrari: l’ex team principal, attuale Ceo della F1, lancia la Rossa
L’anno della rinascita. Il 2022 per la Ferrari parte con questo obiettivo. A Maranello lavorano ormai da mesi alla monoposto che sarà presentata la prossima settimana e farà il suo debutto in pista a Barcellona a fine febbraio.
Il cambio di regolamento offre l’opportunità di riscrivere i valori in campo, provando ad avvicinarsi e – perché no – superare Mercedes e Red Bull, rivoluzionando le gerarchie degli ultimi anni. La nuova stagione si avvicina all’insegna delle sensazioni positive per la Ferrari. A Maranello tutti parlano di una vettura che sembra competitiva, ma l’incognita è rappresentata dall’assenza di punti di riferimento con le altre vetture.
Per questo i test potranno dire già qualcosa di interessante sul livello delle venti monoposto in griglia, ma sarà in Bahrain nel primo GP dell’anno che si capirà realmente le potenzialità di tutti i protagonisti. Di questo, ma soprattutto della Ferrari, ha parlato Stefano Domenicali in un’intervista a ‘Sky’. Il Ceo della Formula 1 ha spiegato con quale obiettivo è nato il nuovo regolamento e qual è l’attesa che circonda la nuova vettura di Maranello.
Ferrari, Domenicali: “Ci sarà pressione”
Il Ceo della F1 Stefano Domenicali racconta qual è il suo obiettivo: “Vorrei che ci fosse rivalità tra più piloti. Siamo davanti ad un cambio di passo per le monoposto. Se il lavoro sarà svolto bene penso che l’obiettivo sia molto chiaro: assicurarsi che i piloti, che sono una grande risorsa, abbiano la possibilità di farlo grazie alle macchine“.
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L’aspirazione è una battaglia che vada oltre Max Verstappen e Lewis Hamilton e in questo si inserisce anche la Ferrari: “C’è l’aspettativa che anche la Ferrari torni a far parte della battaglia – afferma il Ceo della F1 – . Lo scorso anno abbiamo visto una Ferrari che ha fatto un passo avanti nella giusta direzione“.
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Domenicali continua: “A Maranello sono tutti molto concentrati: sanno che questo è un momento delicato. Devono far vedere cosa stavano preparando dallo scorso anno“. Riflettori puntati quindi sulla Rossa: “L’attenzione sarà sicuramente su di loro e anche la pressione, ma questo fa parte del gioco“. Le prime risposte in Bahrain quando non ci saranno neanche più il classico gioco a nascondino dei test.