George Russell, il nuovo pilota della Mercedes si espone sulla monoposto: “La W13 è diversa dalle altre”
George Russell è più che pronto alla sua prima stagione in Mercedes. Promosso dalla Williams, il pilota inglese occuperà lo stesso box di Lewis Hamilton e guiderà una monoposto di ben altro spessore rispetto a quella del 2020.
Il momento di scendere in pista si avvicina sempre più; i primi test di Barcellona saranno il primo impatto con il mondo Mercedes, anche se Russell già nella stagione 2020 per un Gran Premio si è messo al volante della vettura tedesca, sostituendo per l’occasione Hamilton bloccato dal Covid.
Stavolta, però, sarà il pilota titolare e l’inglese nella prima intervista da pilota Mercedes si è detto più che pronto. “Sono pronto a dare il massimo per centrare l’obiettivo” ha detto Russell che ha anche ammesso come “sarà un anno di sviluppo“.
“Sembra di essere tornato a casa – ha poi aggiunto – è strano essere qui; dopo quanto accaduto nel 2021 c’è grande motivazione nel tornare davanti“. Russell non ha lasciato nulla al caso, in un anno dove le carte potrebbero essere rimescolate dal nuovo regolamento.
“Ho lavorato al simulatore, per tanto tempo sono stato con gli ingegneri per capire della monoposto cosa si potesse migliorare“, ha ammesso lanciandosi anche in un commento sulla monoposto che scenderà in pista per la prima volta in Spagna dal 23 al 25 febbraio. “La W13 rispetto alle vetture precedenti è molto diversa e per puntare a sviluppare aree precise dovremo capire i limiti del regolamento” ha concluso.
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Il classe 1998 è cresciuto nella Mercedes ma nelle ultime tre stagioni ha guidato la Williams che ha montato – e lo fa tuttora – il propulsore della casa di Stoccarda. Nell’ultima stagione l’inglese ha chiuso al 15mo posto la classifica iridata con 16 punti, alle spalle di Tsunoda e con più del doppio dei punti conquistati dal suo compagno di box Latifi (7).
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Per Russell anche la gioia di un podio, in primo in carriera in assoluto, a Spa in Belgio, in una gara di fatto mai disputata e criticata per la pioggia battente, con appena due giri dietro la safety car e la metà dei punti assegnati dopo ore di rinvii e temporeggiamenti del direttore di gara causa condizioni meteo avverse.
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