Il primo test di MotoGP mette in evidenza alcuni problemi nel box di Franco Morbidelli. Motore e telaio non entusiasmano il pilota.
Il primo test stagionale in Malesia non è iniziato sotto una buona stella per Franco Morbidelli e la sua Yamaha M1 con specifiche ufficiali. Il pilota italo brasiliano della VR46 Academy deve ancora prendere possesso della moto e smaltire l’operazione al ginocchio rimediata la scorsa estate, che ha messo fine ad un vecchio problema che si trasscinava da un paio di anni.
L’alfiere del team Monster Yamaha ha chiuso al 24° posto nella classifica combinata e attende la prossima uscita in Indonesia per proseguire l’adattamento alla YZR-M1. A pesare sul suo risultato contribuisce anche il limitato sviluppo del prototipo di Iwata, che non ha fatto grandi step in termini di motore per il quattro cilindri in linea. Alcune novità sono arrivate nell’area dell’aerodinamica, un settore su cui i tecnici proseguiranno a focalizzare l’attenzione anche nel week-end al Mandalika Circuit.
Nulla di allarmante per Franco Morbidelli, ma un dato sembra certo: solo Fabio Quartararo in questo momento sembra riuscire a guidare al limite la M1. Problema emerso anche nelle dichiarazioni di Andrea Dovizioso all’indomani del test di Sepang. “Il nuovo motore sembra simile (a quello vecchio). È un tipico motore Yamaha, ma pare che abbiamo aggiunto un po’ di velocità massima“.
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Al contrario di molti altri piloti né al mattino né nel finale (causa pioggia) Franco Morbidelli non ha provato il time attack, impresa che tenterà nel prossimo week-end sul nuovo circuito indonesiano. “Non ho montato una gomma morbida e non sono nemmeno andato a caccia di tempi con la gomma media“, spiega il pilota del team Yamaha come riporta Motorsport-Total.com. “Sono curioso di vedere cosa possiamo fare con una gomma nuova, ma non credo che saremo veloci come le Ducati con le gomme nuove“.
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Il nuovo telaio non ha dato ottime sensazioni, viceversa il nuovo pacchetto aerodinamico sembra ridurre l’impennata e aiuta a preservare le gomme. Ma il 24° crono è un segnale da prendere in seria considerazione: “Sul passo gara mi sfugge qualcosa rispetto a Fabio. Soprattutto nel pomeriggio – ha concluso l’allievo della VR46 Riders Academy – non riesco ad essere molto veloce“.
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