Tra le tante novità che riguardano una FIA completamente rinnovata dopo l’uscita di scena di Jean Todt una parte importante riguarda le donne
Lo aveva garantito il nuovo presidente della FIA Mohammed Bin Sulayem, l’uomo che ha sostituito alla guida della federazione sportiva automobilistica Jean Todt.
Le donne avranno un ruolo sempre più rilevante all’interno del mondo dello sport e dei motori. E a quanto pare la prima iniziativa formale da parte del neoeletto presidente ha già assunto un impegno concreto e formale.
Da oggi Deborah Mayer è presidente della FIA Women, la commissione femminile inserita all’interno della Motorsport Commission.
L’annuncio è stato ufficializzato ieri e la nomina di Deborah Mayer è esecutiva da oggi stesso. Ambasciatrice Ferrari, splendida pilota, appassionata collezionista, Deborah Mayer è una donna di straordinario successo. Il mondo dell’automobilismo sportivo la conosce per le sue imprese e per la caparbietà con cui ha realizzato progetti ambiziosi, come Girls on Track e Iron Dames, scuderie interamente al femminile con le quali si è tolta soddisfazioni importanti.
Nel dicembre 2020 la squadra di Deborah Mayer completata dalla danese Michelle Gatting e dalla svizzera Rahel Fe ha conquistato il secondo posto della 12 Ore di Abu Dhabi con una Ferrari 488GT3.
Dopo avere esordito con successo nel mondo delle corse sono arrivate vittorie, sponsor, guadagni: che Deborah Mayer ha investito in auto da collezione. La sua prima conquista fu una Ferrari 599 GTB Fiorano. Oggi le Ferrari della sua lista privata sono molte: tra queste la 458 Challenge EVO con la quale completò la sua prima gara da pilota ufficiale Ferrari.
In tutto questo Deborah, 44 anni, riesce a incastrare anche un’attività imprenditoriale di successo, è fondatrice e amministratrice della Iron Lynx Motorsport Lab e un ruolo non secondario di moglie e di madre per il quale negli ultimi due anni ha accantonato i rischi della pista.
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Deborah Mayer nel consiglio direttivo della FIA e alla guida della commissione FIA Women prende il posto della leggendaria Michelle Mouton, pilota francese che ha spalancato la porta all’automobilismo al femminile e che ora si gode il meritato ritiro dopo dodici anni di attività istituzionale.
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Il primo messaggio di Deborah Mayer è destinato alle giovanissime: “Dico a tutte le donne che hanno il desiderio di correre di non zittire la propria passione, ma di assecondarla e di farsi aiutare. Il talento non ha assolutamente nulla a che fare con il genere e farò di tutto per supportare attivamente tutte le donne impegnate negli sport motoristici. Sono solo le donne che corrono, ma anche quelle impegnate nel settore della progettazione, del management e della ricerca”.
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