Andrea Dovizioso conosce bene i rischi della pressione psicologica per un pilota. E commenta le recenti parole di un grande campione.
Nei giorni scorsi ha fatto eco la recente intervista di Casey Stoner al podcast Gypsy Tales, in cui ha ammesso di soffrire di ansia. Una seconda piaga per il campione australiano a cui è stata diagnosticata alcuni anni fa la sindrome da stanchezza cronica.
Tanti i motivi che hanno spinto Casey a lasciare il Motomondiale al termine della stagione 2012, rifiutando un lauto contratto messo sul tavolo da Honda per convincerlo a rinnovare. Nulla da fare, non ha retto alla pressione dei week-end di gara, alle pressanti richieste di chi lo considerava una macchina da vittoria, all’incalzare dei mass media. Più aveva successo, “più volevo morire“. Il due volte campione del mondo non si era ancora accorto di soffrire di ansia.
Le sue dichiarazioni sono arrivate fino a Sepang, le ha ascoltate con attenzione Andrea Dovizioso, suo ex compagno di squadra in Honda. Non si dice per nulla meravigliato. “Quello che prova ogni pilota non lo sa nessuno, ognuno vive i week-end di gara in un modo completamente diverso, per molte ragioni“, ha detto il pilota della Yamaha RNF come riporta ‘Autosport’.
LEGGI ANCHE – Marquez, pericolo scampato: “E’ stata una delle possibilità
Il forlivese conosce bene cosa significhi sentirsi sotto pressione, sia dall’interno del box che dall’esterno. In uno sport dove tutto è al limite diventa difficile restare al massimo livello per tanti anni. Le dichiarazioni di Stoner non meravigliano chi è del mestiere: “Non sono meravigliato – ha dichiarato il Dovi. Ogni storia è diversa, seguo molti sport e molti piloti di motocross, tanti piloti di motocross si ritirano prima dei 30 anni mentre stavano vincendo tutto“.
LEGGI ANCHE – Valentino Rossi, il Test con l’Audi può saltare: il motivo
Chiudere la carriera nel momento più bello non accade solo nel motociclismo, ma un po’ in tutti gli sport. Arriva il giorno in cui bisogna dire basta, pena la salute psicologica e fisica. Fa eccezione solo Valentino Rossi, che ha preferito prolungare la carriera fino a 42 anni, nonostante negli ultimi campionati non sia mai stato davvero competitivo. “Quando sei abituato a vincere comincia a diventare un po’ più difficile – ha concluso il tre volte vice campione del mondo Andrea Dovizioso -. C’è qualche ragione che rende difficile gestire“.
L'affidabilità è un elemento fondamentale nella scelta di un’automobile. I consumatori si aspettano che il…
Quando si parla di moto divenute leggendarie grazie al grande schermo, la moto utilizzata da…
Ritrovata in un fienile quella che è considerata l'automobile più rara del mondo: una vera…
Toto Wolff è famoso come team principal della Mercedes in F1: di recente ha preso…
Vera e propria strage di multe per gli italiani d'ora in avanti. Ecco il nuovo…
Adriano Celentano, il "Molleggiato", è uno degli artisti più iconici della storia italiana, celebre non…