A Sepang si chiude il primo giorno di test Irta. Fabio Quartararo dovrà decidere il suo futuro in Yamaha prima dell’inizio del campionato.
La prima giornata di test a Sepang vede le Aprilia al comando: Aleix Espargarò firma il best lap del sabato in 1’58″371 precedendo il compagno di squadra Maverick Vinales. Il duo di Noale si ritrova leggermente avanti rispetto ai concorrenti avendo sfruttato alcune delle giornate dello shakedown e allestito giù un buon setting di partenza. Terzo crono per la Suzuki di Alex Rins.
Il miglior pilota Ducati nel day-1 è Enea Bastianini, in sella alla Ducati GP21 con le ultime specifiche dello scorso anno. L’alfiere del team Gresini Racing si piazza a soli due decimi dalla vetta senza la necessità di montare le gomme soft, ma domani proverà il time attack per perfezionare le sue prestazioni sul giro secco, dove ha lamentato qualche problema nella sua prima stagione in MotoGP. 5° Johann Zarco, seguito dal campione in carica Fabio Quartararo e Joan Mir. 8° Marc Marquez che ha rimediato una caduta nelle prime fasi di giornata, fortunatamente senza conseguenze.
Il test velocità: Quartararo al bivio
I sei costruttori sfruttano questo test Irta per collaudare le nuove specifiche di motore e i pacchetti aerodinamici. Soprattutto sulle ali si sono intraviste grandi novità, come la doppia ala a bordo della KTM RC16. Anche Honda sta lavorando su due differenti configurazioni alari al vaglio di Marc Marquez. L’obiettivo è guadagnare stabilità sui rettilinei, ma anche in termini di velocità, un punto su cui Fabio Quartararo ha insistito molto negli ultimi mesi.
LEGGI ANCHE – MotoGP, Yamaha si presenta: la nuova moto di Quartararo e Morbidelli
Il pilota di Nizza, campione del mondo 2021, chiede insistentemente più cavalli per la sua Yamaha M1. Obiettivo in parte centrato dai tecnici di Iwata, anche se resta un punto debole del team giapponese. In base ai dati ufficiali del day-1 Quartararo ha raggiunto una velocità massima di 329,2 km/h, rispetto ai 337,5 km/h di Marc Marquez e ai 336,4 km/h sdi Francesco Bagnaia e Maverick Vinales. Joan Mir ha raggiunto i 330,2 km/h in sella alla Suzuki, che è stata eguagliata da Raul Fernandez alla KTM.
LEGGI ANCHE – MotoGP, Suzuki: svelata la nuova moto per il Mondiale 2022
Nel giorno della presentazione delle livree Yamaha, il team manager Maio Meregalli aveva anticipato come la top speed fosse un problema per la M1, che preferisce guadagnare in agilità e cambi di direzione. Sarà soddisfatto il neo campione al termine di questi test? Da tempo avanza l’ipotesi che possa cambiare costruttore nel 2023 qualora il nuovo prototipo non soddisfi le sue richieste. Questo week-end malese potrebbe essere decisivo per il suo futuro.